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ZEME – In paese lo conoscevano tutti. Per questo motivo l’intera comunità di Zeme piange Giorgio Riboli (nella foto). Il consigliere comunale di minoranza è deceduto mercoledì dopo una malattia contro cui lottava. Era ricoverato all’ospedale di Vigevano. Aveva 70 anni. La sua era una delle famiglie “storiche” di Zeme. Riboli era candidato nella civica “Per Zeme noi con voi” di Pierangela Marangon, ed era subentrato in opposizione poco dopo le comunali del 2019, dopo la rinuncia della sua capogruppo. Il lutto è trasversale: l’intero consiglio comunale, maggioranza e opposizione, venerdì era ai suoi funerali nella chiesa parrocchiale insieme a tanti cittadini. Il sindaco Massimo Saronni, intervenuto sul pulpito, sottolineava come Riboli fosse “uomo di animo nobile, una persona educata, rispettosa”. “Trovo difficile – ha proseguito il primo cittadino – trovare queste virtù in una persona sola, tanto che con lui era sorta una specie di buona complicità. Veniva in municipio, chiedeva, si informava. Un avversario leale, anzi, neanche un avversario. Un uomo a cui voler bene”. Il consiglio comunale della stessa sera, quella del 28 aprile, lo ha omaggiato con un minuto di silenzio.
Giorgio Riboli era stato consigliere comunale, questa volta in maggioranza, durante l’ultimo mandato di Alfredo Signorelli, dal 1999 al 2004. Responsabile di vendita nel settore del tessile, conosceva il tedesco. Due mesi fa la madre Giuseppina, ospite della Rsa Adelina Nigra di Sartirana, aveva festeggiato i cento anni. Con lei c’era anche Saronni, e i tre figli di Riboli (che vivono tutti in Australia) erano collegati in videoconferenza. Un momento di gioia che preludeva, purtroppo, la fine imminente. Una bella foto lo immortala in municipio sotto a un quadro donato dall’artista locale Giangi Daverio. Stasera, mercoledì, in consiglio comunale si voterà la surroga del consigliere. La seduta è stata convocata apposta, con soltanto questo punto. Al posto del povero Riboli dovrebbe subentrare Mariangela Poggio, che sembra aver già dato una disponibilità di massima.

Davide Maniaci