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VIGEVANO – Che sia il tragico atto conclusivo della vicenda? Di certo il fatto che il calzaturificio Moreschi non occuperà più lo stabilimento situato in via Cararola a partire dal prossimo settembre non è proprio un bel segnale per chi, anche in modo utopistico considerata la realtà dei fatti, auspicava un epilogo decisamente diverso per lo storico calzaturificio. I 21 dipendenti rimasti faranno le valigie e verranno trasferite in altre sedi, anche se al momento non si sa ancora quali. Il nome di Vigevano è stato sostituito da quello di Milano nel logo Moreschi, che per anni ha rappresentato un vero e proprio fiore all’occhiello per la città ducale. Un’epoca distante anni luce se si considerano gli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il calzaturificio. I sindacati continueranno intanto a portare avanti la loro protesta, visto che il saldo arretrato dei 50 dipendenti non è ancora stato saldato, secondo quanto appreso e riferito dai sindacati. Il 4 aprile è il giorno in cui avrà termine la trattativa sindacale, esattamente 45 giorni dal 19 febbraio. Ovvero dal giorno in cui è stato annunciata la chiusura del reparto produzione dello storico stabilimento di Vigevano fondato nel 1946, e il contestuale licenziamento di 59 addetti, su complessivi 80 attualmente impiegati nello stabilimento. La notizia dello smantellamento di uno stabilimento al quale Vigevano ha legato il proprio nome ha provocato una reazione anche della politica. Si è tenuto anche un consiglio comunale aperto, al quale hanno presto parte anche i rappresentanti dei sindacati, durante il quale da parte di ogni schieramento è apparsa solidarietà nei confronti dei lavoratori soggetti a licenziamento. Nel 2020, l’azienda contava circa 280 dipendenti: oggi gli stessi sono complessivamente 80, di cui 59, molti dei quali sopra i 50 anni, dichiarati in esubero. Un autentico declino che appare ormai insormontabile e insuperabile. I sindacati però annunciano di effettuare un nuovo incontro entro il 4 aprile con la proprietà, presumibilmente con Palmieri. Pagamenti di tutte le mensilità e i contributi dei dipendenti: queste le richieste che verranno portate avanti. 

Edoardo Varese