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PAVIA – Non si affittano più negozi, la gente chiede efficienza energetica nelle case e “tiene” l’affitto delle abitazioni. Sono i tre punti che emergono dall’analisi di Fimaa Pavia (Federazione italiana mediatori agenti affari ) sul mercato immobiliare nello scenario pavese 2023-24. “Tra tendenze che si consolidano e spiccate novità in questa fase il lavoro svolto con la redazione dello Scenario mette in evidenza una prospettiva di cambiamento nell’assetto urbanistico dei nostri centri, in relazione ai grandi cambiamenti che hanno attraversato il Paese da un po’ di tempo a questa parte. – dichiara Fabio Bianco, presidente provinciale Fimaa – Ancora una volta il mercato immobiliare si dimostra un importante indicatore sociale e socio-economico riferito al territorio, sia locale che nazionale”. Lo “scenario” verrà presentato venerdì prossimo, 22 marzo, presso la sede Ascom nella Sala Bottelli di Palazzo Bottigella, in Corso Cavour 30 a Pavia a partire dalle 9 e 30.
Gli aggiornamenti più significativi riguardano non soltanto i dettagli delle metrature immobiliare: in sostanza, quantitativamente, il mercato immobiliare sembra rimasto quest’anno più o meno in linea con quello passato. Diversi, invece, i risultati dell’analisi qualitativa del mondo degli immobili che presenta alcune caratteristiche nuove o in affermazione che lasciano immaginare una possibile evoluzione disegno dei paesi e, soprattutto, dei centri urbani della provincia.
Lieve battuta d’arresto per le compravendite che nel 2022 sono state 8.310  (-0,10% rispetto al 2021) anche se nelle città si è registrato qualche numero più alto: a Pavia 1243 (contro le 1156 del 2021), a Vigevano 895 (contro le 859 del 2021), a Voghera 637 (contro le 550 del 2021). Ma una vera esplosione si registra nel mercato degli affitti che ha cambiato caratteristiche sia temporali che di utenza. La più grande trasformazione si sta verificando nel settore degli immobili ad uso commerciale. La riduzione degli affitti di esercizi commerciali ha raggiunto i più altri livelli mai visti in provincia di Pavia, per un insieme di cause che non rende più appetibili gli immobili commerciali soprattutto di piccole e medie metrature, quelle più richieste un tempo. Il mercato degli affitti di negozi sembra paralizzato: sia nei centri più grandi che nei più piccoli è ormai altissima la percentuale delle chiusure degli esercizi commerciali che vengono presi in affitto, dove possibile, quasi solo dalle grandi catene. Una decisiva battuta d’arresto registrano i cantieri del nuovo: fatta eccezione di alcune zone, dove ancora si edifica sui terreni, sono pochi le costruzioni in cantiere sia a Pavia e nel pavese che nel vigevanese dove il mercato appare oggi incerto e statico in attesa di nuovi servizi e sovrastrutture che rinnovino il collegamento con Milano. Conseguenza diretta l’invecchiamento di buona parte degli immobili esistenti che rischiano di rimanere fuori dal mercato immobiliare. Già succede in buona parte del territorio lomellino dove alcune zone registrano una percentuale di immobili non abitati che arriva fino a punte del 48-50% e l’invenduto aumenta esponenzialmente nei centri più piccoli, anche dell’Oltrepò pavese.