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Il lavoro portato avanti dal Comitato lomellino per aiutare gli eredi dei deportati nei campi di concentramento prosegue a gonfie vele. Un anno fa le associazioni che si raggruppano nella Rete Antifascista di Vigevano, ovvero Anpi, Aned, Anppia e Comitato Democrazia Costituzionale, avevano costituito un comitato per aiutare gli eredi dei deportati nei campi di concentramento nazisti ad aderire al rimborso messo a disposizione dal governo Draghi con decreto legge del 24 febbraio 2023, n. 14, poi tramutato in legge con i relativi decreti attuativi. La prima scadenza per presentare la documentazione era il 27 ottobre 2022 poi prorogata al 28 giugno 2023 con una dotazione di 61 milioni di euro. Alla scadenza il Comitato, dopo mesi in cui ha lavorato per informare, raccogliere e ricercare le famiglie dei deportati, chiedere la documentazione necessaria ai vari Comuni della Lomellina e agli Archivi di Stato e con l’ausilio dei propri legali e i propri volontari ha presentato i ricorsi (ben sette, composti ognuno da sette eredi) in sede giudiziale presso il Tribunale di Milano in quanto sede di Corte d’Appello e quindi luogo preposto per trattare soluzioni economiche con lo Stato, ove, previa fissazione dell’udienza, si provvederà a convocare il Ministero dell’Economia e delle Finanze tramite notifica all’Avvocatura dello Stato. “L’intento – spiega Massimo Gallina, presidente del Comitato – è quello di ottenere, per ciascun ricorso, sentenza dichiarativa che attesti il diritto di ciascuno dei proponenti ad accedere al fondo secondo equa suddivisione tra i partecipanti, come stabilito dalla legge. Il Comitato ha, altresì, promosso azione parallela in sede di autotutela, rivolgendosi direttamente al ministero e presentando i medesimi ricorsi. Questa attività ulteriore è volta a superare gli inevitabili incagli e le lungaggini in cui, fatalmente spesso, incorrono le azioni giudiziarie, nonché ad indurre il ministero a vagliare, senza indugio, la regolarità della posizione degli aventi diritto e a provvedere de plano a formulare graduatorie e liquidazione economica, sempre secondo equità. A breve ci verrà assegnato un giudice che vaglierà i documenti con il nostro supporto”. Il comitato afferma di essere orgoglioso e soddisfatto della riuscita nell’intento di aiutare i concittadini lomellini ad aver possibilità di accedere a un giusto riconoscimento anche se le sofferenze patite dai propri cari non sarà mai possibile ripagarle con il solo denaro.