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Mortara 27 Novembre 2019Ok, il tasso di interesse è quello giusto. E anche il risparmio. Infatti l’assessore alle finanze Margherita Baletti  ha concluso la rinegoziazione di alcuni mutui dell’ente pubblico. Il risultato, in un periodo di grandi ristrettezze economiche, non è da sottovalutare. Per quest’anno saranno 30mila euro di interessi in meno da pagare all’istituto di credito. Somma che si raddoppia per gli anni successivi. Un risparmio di 60 mila euro ogni 12 mesi. É il frutto della rimodulazione del tasso di interesse che passa dall’attuale 5,4 per cento allo 0,7 per cento. “Si tratta di un’opportunità contenuta nella finanziaria 2018 – spiega nel dettaglio l’assessore alle finanze – che consente agli enti locali di rivedere i mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti. Nel nostro caso ce ne sono sette. Per questi casi il tasso è stato letteralmente abbattuto scendendo fino allo 0,7 per cento. Ciò porterà ad un risparmio per le casse pubbliche di 60 mila euro all’anno fino alla data della loro scadenza, fissata per il  2030”. Una data unica per tutti i sette mutui frutto della prima rinegoziazione portata a termine dall’assessore Margherita Baletti. Infatti nel 2017, l’assessore aveva unificato le date di scadenza al 2030. Significa che fino a quella data ci sarà un risparmio di 600mila euro. I mutui in essere erano stati accesi tra il 1999 e il 2001. Erano stati accesi per la realizzazione di opere pubbliche per la manutenzione delle strade, delle scuole elementari e delle medie. “La rinegoziazione – conclude l’assessore alle finanze – è prevista dallo Stato nell’ambito delle politiche di sostegno per i piccoli Comuni. Ma per poter accedere alla rinegoziazione i mutui dovevano rispettare determinate caratteristiche. Per questa ragione abbiamo potuto rivedere i tassi e unicamente agire in sette casi. Ad esempio devono essere di un importo di almeno 10mila euro e non devono avere una scadenza troppo ravvicinata. Secondo questi ed altri parametri, abbiamo potuto rivedere questi sette mutui”.Luca Degrandi © Riproduzione riservat