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MORTARA - Città vuota, saracinesche abbassate. I commercianti di Mortara si sono auto imposti la serrata preventiva. Un po’ per tutelare loro stessi, un po’ per tutelare i clienti e un po’ perché i clienti... non ci sono. Già dalla giornata di ieri, l’hastag #iorestoacasa è stato preso alla lettera dai cittadini che hanno preso coscienza del pericolo rappresentato dal Coronavirus: l’unico modo per limitare il contagio è ridurre al minimo i contatti sociali. E per questo i mortaresi hanno “svuotato” la città. Centro deserto e negozi chiusi. I primi lo hanno fatto nella mattinata di ieri, martedì 10 marzo, poi nel pomeriggio la raffica di annunci sui social network. “Chiudiamo, prima che lo dica il Governo”, qualcuno scrive in tono polemico. Altri invece annunciano la chiusura “per senso di responsabilità”. Ma i primi a farlo, sin dai primi giorni, sono stati i locali gestiti dai cinesi-mortaresi. Sia i market che i bar, ma anche i ristoranti. E il primissimo caso è stato quello del ristorante “La muraglia”, vero tempio del gusto per la cucina dagli occhi a mandorla e punto di riferimento per i buongustai di tutta la Lomellina.