La Fucina: giovedì su il sipario sui pannelli storici e sull’imprenditrice orafa Daniela Antilope
MEDE – Laureata in biologia 46 anni fa, quando in provincia le donne laureate (soprattutto in una facoltà scientifica) erano pochissime, è stata la prima imprenditrice orafa al femminile con la sorella minore Manuela.
Questo, e molto altro, è Daniela Antilope, la relatrice del prossimo incontro a ingresso libero organizzato dall’Università del tempo libero e della terza età di Mede.
Sarà giovedì 16 ottobre alle 15 presso la sala conferenze di via Dante, ad ingresso gratuito.
Seguirà un aperitivo nell’adiacente Cà Nosa, dove l’associazione «La Fucina» offrirà una merenda e svelerà i propri pannelli storici.
“Sono nata e cresciuta a Mede. Mio padre – spiega Daniela Antilope – Rino fu sicuramente uno dei primi medesi ad intraprendere il percorso orafo. Infatti nei primi anni ‘50 era un rappresentante di gioielleria, lavoro che svolse fino al 1976 quando decise di mettere a frutto l’esperienza maturata in questo settore fondando l’azienda Oropiù. Nell’estate del 1978 mi sono laureata in Scienze biologiche all’università di Pavia con il massimo dei voti e lode. Nell’attesa di valutare le proposte di lavoro ricevute mi sono messa «per gioco» a curiosare nel mondo della gioielleria nell’azienda di mio padre, un mondo apparentemente molto diverso da quello conosciuto durante i miei studi. Ben presto mi sono accorta che la differenza è relativa: l’osservazione delle pietre preziose alla lente mi richiamava la stessa precisione richiesta al biologo e la stessa attenzione per l’infinitamente piccolo. Questo mondo mi affascinava ed insieme a mia sorella Manuela, entrata nel frattempo in azienda, abbiamo di continuare la tradizione paterna”.
Così nel 1990, con le due donne ormai titolari della ditta, è nato il marchio Antilope.
“Durante l’incontro – prosegue – parlerò della nostra tradizione familiare sottolineando che io e Manuela ci siamo trovate proiettate in un mondo quasi totalmente maschile, per poi argomentare sulla creazione dei gioielli sia dal punto di vista estetico che gemmologico”. Il titolo della lezione, “Fantasia dei colori nei gioielli”, porterà a parlare, per esempio, dell’uso da qualche decennio dei diamanti colorati (neri, marroni, gialli, blu) che, insieme alle pietre preziose classiche ha permesso nuovi accostamenti cromatici dagli effetti sorprendenti. I colori del metallo prezioso, dall’oro bianco classico, al caldo giallo tradizionale, al rosa delicato ormai di uso comune, abbinati alle sfumature delle pietre preziose e semipreziose nella loro varietà di colori riescono ancora ad emozionarla, veramente dopo tanti anni.
Davide Maniaci