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CILAVEGNA – Giù le mani dalla farmacia comunale. Giuseppe Colli e Cinzia Canazza, dai banchi dell’opposizione, incalzano Ernestina Campana, presidente di Casa Serena, e il sindaco Manuel Maggio. La presidente, proprio la scorsa settimana, aveva esposto i conti della farmacia: il bilancio 2024 segnava un rosso di poco superiore ai 31mila euro. I numeri, secondo gli esponenti di “Insieme per Cilavegna”, vanno però interpretati. Soprattutto alla luce del servizio offerto ai residenti. 
“Le parole della presidente dimostrano la non conoscenza della genesi della farmacia comunale, nata  nell’estate 2023 dalle ceneri della precedente concessione. Grazie alla maggioranza di uniti per Cilavegna e al presidente Pierangelo Ugazio nasceva il nuovo ramo d’azienda della Rsa. – commentano Colli e Canazza – Tale iniziativa costò poche migliaia di euro e seguirono poi interventi strutturali per l’acquisto degli arredi e la costituzione di fornito e completo magazzino di farmaci e l’attivazione di servizi all’avanguardia. Si partì da zero. La precedente gestione aveva cioè azzerato la clientela. Ciò significa che in un anno e mezzo circa vi è stata una forte crescita di servizi e qualità. Parlare di perdite per 31mila 510 euro è assolutamente fuorviante e pericoloso”.
Secondo la minoranza, si vede la luce in fondo al tunnel e nel 2025 i conti torneranno con davanti il segno più.
“Perché la presidente non dice che lei e il Cda hanno certificato, presentando il budget 2025, un utile di poco superiore ai mille euro? – incalza la minoranza – Perché non  cita quanto ha messo nero su bianco nella relazione accompagnatoria al bilancio di Casa Serena? Perché la Presidentessa ha omesso di dire che il direttore di farmacia ed il personale sono stati entrambi straordinariamente bravi nel riuscire ad organizzare l’apertura dell’attività in meno di un mese nel 2023 e hanno svolto successivamente un’azione di grande efficacia per il recupero e la fidelizzazione della clientela perduta a seguito della precedente sciagurata gestione? In un’ottica di contenimento dei costi il personale ha attuato in via autonoma una politica di ottimizzazione delle spese del personale che comporterà nel 2025 un risparmio di circa 10mila euro”.
Nella relazione che affiancava la previsione dei conti della Rsa si rimarca che la farmacia comunale ha attivato una importante attività di monitoraggio della pressione arteriosa degli ospiti e di refertazione in tempo reale degli elettrocardiogrammi. 
Un’attività, quest’ultima, richiesta dal direttore sanitario di Casa Serena, ritenuta importantissima per la definizione e la diagnosi di alcune patologie e che riduce fortemente gli accessi alle strutture ospedaliere. 
“Ad oggi, purtroppo, si è dovuto constatare come, sia da parte della dirigenza di Casa Serena che dell’Amministrazione comunale, ci sia stato soltanto il disinteresse più assoluto se non addirittura un pubblico boicottaggio. Mai un minimo intervento pubblico a sostegno di un’attività che è al servizio di tutta la popolazione, mai un invito a verificarne la qualità dei servizi. – concludono Colli e Canazza – È chiaro che i cittadini hanno il sacrosanto diritto di servirsi dove e come meglio credono, ma il Comune di Cilavegna, proprietario della farmacia, e la dirigenza di Casa Serena, che ha la responsabilità della gestione, ha il dovere di salvaguardare e valorizzare un bene di tutti”.