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CILAVEGNA – Niente piscina, neanche per quest’anno. 
Era già nell’aria visti i tempi stretti, ma è arrivata la conferma nei giorni scorsi da parte del sindaco Manuel Maggio. 
“Neppure quest’anno – spiega il primo cittadino, eletto undici mesi fa – la piscina comunale riuscirà a svolgere il proprio servizio. Negli ultimi mesi, come amministrazione abbiamo svolto più sopralluoghi e cercato di esplorare ogni via possibile per riuscire a riaprire l’impianto. Il centro natatorio però, come da relazione dei tecnici comunali, presenta non solo gravi carenze a livello strutturale, ma anche e soprattutto a livello normativo documentale, che rendono ancora più complessa l’idea di una riapertura già di per sé complicata a causa della natura stessa di un impianto strettamente legato alle stagioni. Se è vero, infatti, che parte della documentazione obbligatoria e necessaria era prima in capo al gestore, è ora compito del Comune intervenire per regolarizzare la situazione, intervenendo sulla regolarizzazione della documentazione strutturale/sismica, impiantistica, relativa alla sicurezza ed alla prevenzione incendi, ambientale, catastale e relativa all’eliminazione delle barriere architettoniche. La documentazione mancante va comunque richiesta dopo aver terminato i progetti legati alla piscina”. 
SICUREZZA
Non si tratta, quindi, come ha chiarito Maggio, di piccoli lavoretti per riuscire a riaprire, ma di interventi profondi per poter garantire i criteri di sicurezza necessari, considerato che servono importanti opere di manutenzione non solo all’esterno, come opere murarie varie, smaltimento di materiale, prodotti chimici ed arredi in disuso, manutenzione del verde ma anche e soprattutto a livello impiantistico, ricordando che una parte dell’impianto è ormai chiusa da anni. 
Gli impianti presentano infatti numerosi problemi con i sistemi di ricircolo e filtraggio da revisionare o sostituire, tubazioni sottotraccia e sotterranee non verificabili e scarichi da rifare completamente, teli e fondo delle vasche completamente da rifare. 
TEMPI LUNGHI
“Questi – prosegue il sindaco – sono solo alcuni dei problemi che affliggono il nostro impianto, problemi che non è possibile risolvere facilmente o in tempi brevi, che richiedono in ogni caso un esborso importantissimo da parte dell’ente, ma sulla quale stiamo lavorando senza sosta dall’inizio del nostro mandato”. 
2023 - 2025
La chiusura risale al 2023, sotto l’amministrazione Falzone, anche se i problemi si trascinavano da tempo. L’allora gestore non era in grado di garantire gli interventi necessari, e il Comune non aveva esitato a ricorrere alle vie legali, che comunque non hanno sbloccato la situazione. 
UNA VASCA DI SOLDI...
“Quello del centro natatorio – aggiunge il sindaco – rappresenta un po’ la specchio della condizione, a livello di manutenzione, di gran parte delle strutture comunali che ci troviamo a gestire, strutture comunque vecchie ed in alcuni casi ammalorate. Ci è stato chiesto da parte della minoranza di rendere conto della situazione attuale della piscina e perché fossero stati tolti i 50mila euro stanziati da loro l’anno precedente. A questa domanda rispondiamo illustrando i fatti. Affermare che quella cifra sarebbe bastata per aprire la piscina comunale significa non aver idea della situazione della piscina stessa. Chiedere a noi di renderne conto è la conferma che negli anni non c’è stato un controllo circa le condizioni dell’impianto ed il rispetto delle condizioni di gestione stipulate. Ci chiediamo quindi, i nostri predecessori ci sono entrati in piscina?  La cifra da loro stanziata sarebbe infatti stata sufficiente, forse, per la sola parte documentale, la parte strutturale ne richiede almeno 20 volte tanto. La situazione è semplice, sistemare prima la parte strutturale per poter procedere con quella normativo documentale, senza sprecare risorse preziose. Abbiamo tentato fino ad oggi ogni possibile strada per riuscire ad aprire l’impianto, ma considerato quanto detto, l’investimento da effettuare e la stessa natura stagionale della struttura, è da escludere l’apertura per quest’anno. Come amministrazione stiamo lavorando a stretto contatto con gli uffici per trovare una soluzione anche con enti sovracomunali, monitorando bandi e finanziamenti senza gravare ulteriormente sulla casse comunali e quindi le tasche dei cittadini.  I cittadini meritano di conoscere la reale condizione dell’impianto e le reali criticità dello stesso dopo anni di mancata tutela del bene pubblico e noi intendiamo cercare soluzioni concrete, non sensazionali slogan”.
...E DI PROBLEMI
Ecco i problemi rilevati dai tecnici, illustrati dall’amministrazione comunale: l’impianto oggetto di valutazione necessita di una vasta gamma di interventi, che interessano numerose aree funzionali e che si estendono sia sul piano strutturale che su quello documentale. 
Ingresso
Dalla zona ingresso, spogliatoi, bar e amministrazione, è necessario procedere con una verifica dell’impianto elettrico, soprattutto in relazione agli ultimi interventi eseguiti dal gestore, tenendo conto della documentazione tecnica e delle relative conformità. 
Impianti
Occorrono interventi di manutenzione agli impianti idrici e fognari, oltre a opere su pareti, pavimentazioni e serramenti, che potrebbero richiedere anche una sostituzione completa. È fondamentale inoltre provvedere all’adeguamento alle normative in materia di abbattimento delle barriere architettoniche. I cupolini di copertura, danneggiati parzialmente dal temporale del 26 agosto 2023, devono essere sottoposti a verifica. 
Arredi
Si rende necessario anche lo smaltimento degli arredi e dei materiali abbandonati, non più riutilizzabili, e la fornitura di nuovi arredi. Per quanto riguarda le vasche (idromassaggio, bambini e olimpionica) si evidenziano criticità importanti. Il sistema di ricircolo richiede una revisione e un’integrazione, mentre quello di filtraggio risulta insufficiente rispetto agli standard normativi attuali, rendendo necessario un rifacimento quasi completo delle sale macchine. 
Tubi
Un ulteriore elemento critico riguarda le tubazioni sottotraccia e sotterranee, attualmente non verificabili, che potrebbero presentare perdite occulte. 
Vasche
Le vasche necessitano inoltre di rilevanti opere murarie, che includono interventi su pareti, canaline di sfioro, cordoli e pavimentazioni, così come l’adeguamento alle normative sulle barriere architettoniche. È urgente provvedere allo smaltimento dei residui di prodotti chimici e delle attrezzature non più in uso, al rifacimento delle coperture dei locali tecnici e al ripristino delle strutture in cemento armato. Nello specifico, la vasca idromassaggio necessita del rifacimento completo del telo.
Anche la vasca dello scivolo taboga presenta gravi carenze. Oltre al sistema di ricircolo e filtraggio da rivedere, si segnala la presenza di tubazioni non verificabili, possibili sedi di perdite occulte. Sono richieste opere murarie sulle strutture di raccolta dell’acqua e sulle pavimentazioni, mentre va completato lo smaltimento dei residui chimici e delle attrezzature obsolete. 
Scivoli
Particolarmente rilevante è l’assenza di certificazioni per gli scivoli e per la struttura metallica, su cui non risultano effettuate verifiche strutturali. La zona degli spogliatoi secondari e dei servizi presenta problematiche analoghe: rivedere l’impianto elettrico, prestando attenzione alla documentazione tecnica e alla conformità. Gli impianti idrici e fognari richiedono manutenzione, così come pareti, pavimentazioni e serramenti. Va inoltre garantita l’accessibilità, smaltiti arredi obsoleti e sostituiti con nuovi. Si impone infine il rifacimento della copertura e il ripristino delle componenti in cemento armato. Nella zona della vasca scivolo morbido e dei tuffi, oltre alla revisione del sistema di ricircolo e all’inadeguatezza del filtraggio, le tubazioni sottotraccia risultano anch’esse non verificabili. Le opere murarie da eseguire sono importanti e riguardano la raccolta dell’acqua e le pavimentazioni. Mancano le certificazioni sugli scivoli, il telo e l’intera struttura sottostante risultano da rifare. È da rinnovare completamente l’impianto elettrico di illuminazione della vasca, così come gli scarichi e le tubazioni sottotraccia. Anche le strutture murarie necessitano di ripristino, e mancano le verifiche strutturali. Infine, è necessario smaltire tutte le attrezzature e i materiali non più utilizzabili.
Bar, giochi e sport
Il bar secondario richiede la verifica del funzionamento dell’impianto elettrico, oltre a interventi sugli impianti idrici e fognari, su pareti, pavimentazioni e serramenti. Sarà necessario rifare la copertura e ripristinare le componenti strutturali in cemento armato. Anche in questa zona si rende indispensabile l’adeguamento per l’eliminazione delle barriere architettoniche, la rimozione degli arredi obsoleti e la fornitura di nuovi, oltre al ripristino delle pavimentazioni esterne. Le aree esterne richiedono una manutenzione generale delle pavimentazioni in autobloccanti, la rimozione di tutte le strutture metalliche non certificate (tra cui palchi, pedane e coperture) e la verifica dell’impianto di irrigazione con relativo ripristino. Va rinnovato anche l’impianto di illuminazione esterno, comprese le luci di emergenza. Gli interventi di manutenzione coinvolgono le superfici a prato, prevedendo potature straordinarie, rimozione di piante malate, risagomatura delle siepi e nuove piantumazioni. Devono inoltre essere rimosse le attrezzature ludiche non certificate, perché non rispondenti alle normative di sicurezza. È necessario ripristinare le condizioni di utilizzo dei campi da beach volley, calcetto e beach soccer, comprese recinzioni e illuminazione, e provvedere alla fornitura di nuovi lettini e arredi.