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ROBBIO - “Per quanto Ligabue cantasse «Che sono i sogni a dare forma al mondo», mai mi sarei aspettata che il mio si realizzasse. Proprio per questo, la mia vittoria è stata ancora più bella”. 
Sono parole ricche di emozioni quelle di Vincenza Mancuso, cinquantunenne di Robbio che a ha vinto il concorso di moda «Mister & Miss Model Italia» nelle categorie «Lady Wuhrer» e «Lady Talent». 
“Più che per i vestiti, fin da piccola ho avuto il grandissimo amore del canto. Un amore che comunque ho sempre ritenuto personale: lavoro infatti fin da ragazza, ho avuto tutti i miei tre figli da giovanissima e di ciò non me ne sono mai pentita. Ciò nonostante, non ho mai voluto abbandonare questa mia passione, tanto che negli anni ho partecipato più volte al concorso canoro di Robbio e, quando posso, ancora oggi frequento spesso il karaoke. Fu proprio qui che, senza aspettarmelo minimante, un giorno mi si avvicinò una persona, amica dei gestori, per propormi di partecipare ad un concorso di moda che si sarebbe tenuto in una pizzeria di Garlasco. Per quanto corrosa dalla paura, presi coraggio, mi misi i vestiti con cui ero più a mio agio e, ormai rassegnata alla fine di questa esperienza, vinsi.” 
Senza nemmeno averne preso piena consapevolezza, fu poi invitata a partecipare anche ad un’altra sfilata, che si sarebbe tenuta nella birreria Wuhrer di Brescia. Premio-vittoria: partecipazione al concorso nazionale in crociera con praticamente tutto compreso. “Per quanto questa provincia fosse lontana – spiega Mancuso- decisi comunque di andare, volenterosa di continuare il mio sogno anche se senza alcuna aspettativa.” Anche qui, incredibilmente, riuscì a vincere. Quello che era un sogno, era ormai realtà, tangibile. “Il 7 aprile partì la crociera che sarebbe durata fino al venerdì. Durante le mattinate, insieme a tutti i modelli e le modelle, facevamo le prove per l’evento della sera, mentre il pomeriggio – prosegue la robbiese- potevamo goderci l’atmosfera e scendere nelle diverse tappe del percorso. Con maggiore autostima, riesco a far passare tutte e cinque giornate, ricordando poi con estremo piacere quella dei talent: per una serata, ci fu infatti chiesto di mostrare un nostro talento nascosto, ed io non potei non scegliere il canto. Mi esibii con «Tu si’ na cosa grande» di Modugno ed è per questo che ricevetti, nella premiazione finale, la fascia di Lady Talent. È tra le due quella di cui vado ovviamente più fiera, essendo la mia passione stata riconosciuta nazionalmente. Per quanto premi in denaro non ci siano, mi sento di consigliare fortemente questo tipo di esperienza soprattutto ai giovani che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo. Anche perché, almeno ai miei occhi, non ho notato un mondo della moda così opprimente come si dice - conclude - dando invece a tutti la libertà di essere quello che si è.

Matteo Crippa