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MEDE – Da maggio cambierà il conferimento del “nero”. Il secco indifferenziato andrà depositato non più sulla pubblica via ma nell’apposito mastello da ritirare (per chi non lo avesse ancora fatto) presso l’ufficio lavori pubblici del municipio. Il periodo che va dal prossimo mese fino al termine del 2025 permetterà di monitorare l’andamento del servizio, ricavandone le informazioni statistiche per applicare, dal prossimo anno, la tariffa puntuale che permetterà di addebitare il servizio solo per il “nero” in base al numero degli svuotamenti del mastello. Che, quindi, andrà esposto solo quando pieno. Teknoservice, la ditta che si occupa della nettezza urbana a Mede, sta distribuendo il volantino con tutte le informazioni.  “Per quanto ci riguarda – aggiunge il sindaco Giorgio Guardamagna – ricordo che fummo tra i primi ad introdurre questo sistema, che peraltro è indicato dall’Unione Europea, e ritengo sia uno dei tanti modi in cui manifestare una cultura del rispetto ambientale, oltre che buona pratica utile al riutilizzo dei materiali di scarto, ma questo naturalmente non per tutti è chiaro né compreso né accettato. Comunque iniziammo con la cerchia intorno al centro della città eliminando i cassonetti, vero e proprio sfregio all’armonia dei luoghi, per poi gradualmente estendere il porta a porta alle altre porzioni di territorio sino ad arrivare al 100 per cento di Mede. Massimamente il risultato è più che accettabile, la nostra percentuale è al 72 per cento quindi oltre la media lombarda, anche se permangono sacche di soggetti tetragoni ad ogni tipo di attenzione al differenziamento, con abbandoni extraurbani ma anche in centro”.  “Nella gara recente di affidamento del servizio di raccolta – prosegue il primo cittadino – abbiamo ovviamente mantenuto il sistema. Ricordo che siamo 7 Comuni ad aver fatto questa scelta oltre a prevedere la famosa tariffa puntuale, che riguarda la sola frazione del secco e che verrà applicata dal 2026 in base agli svuotamenti dei mastelli di cui siamo dotati e che sono agganciati tramite chip alle utenze di ogni singolo contribuente. Non sarà conteggiata sul peso dei rifiuti, ma sul numero delle esposizioni del mastello. In questo ultimo periodo 2025 si raccoglieranno solo i rifiuti contenuti nei mastelli e sarà tempo utile per creare un database statistico in previsione dell’applicazione finale. Sinceramente non vedo un grosso problema inserire un sacco nel mastello piuttosto che lasciarlo fuori porta, davvero non lo capisco, ma ho letto che ad alcuni tutto ciò appare come qualcosa di incredibilmente inutile o un aggravio di costi. Intanto la nuova tariffa sul servizio rimarrà sostanzialmente invariata per il 2025 e quindi proseguiremo nel nostro cammino, che ripeto è improntato ad una pratica positiva e rispettosa delle regole e dell’ambiente, senza problemi. Anche questo fa parte dei compiti delle amministrazioni, al netto della inciviltà di alcuni che sono refrattari ad ogni sollecitazione che possa portare beneficio alla comunità, e rimangono colpevolmente prigionieri di un’ignoranza (nel senso di non conoscenza assoluta) di cosa rappresenti tutto ciò”.

Davide Maniaci