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CANDIA – Poche idee e mancanza di visione. Davide Brunelli va all’attacco della maggioranza guidata dal sindaco Antonio Brianta. 
Ai Comuni è stato stanziato un contributo pari a 300 milioni per incrementare il numero dei posti nei servizi educativi per l’infanzia e un contributo di 100 milioni per l’incremento del trasporto degli studenti con disabilità.
Durante il consiglio comunale di inizio marzo è stato comunicato che lo Stato trasferirà all’amministrazione comunale circa 15mila euro da investire in contributi ad asili nido o famiglie. 
“Fino al 2024, almeno fino a giugno, era presente l’asilo nido «L’albero delle culle», un piccolo spazio educativo in cui i piccoli bambini erano seguiti e iniziavano a scoprire nuove attività, come l’orto. – incalza Brunelli – Appreso dall’amministrazione comunale che l’asilo ha terminato il contratto chiudendo definitivamente il servizio per il paese e di conseguenza i fondi destinati al Comune, e soprattutto alle famiglie candiesi, non verranno utilizzati. Anzi, saranno rispediti al mittente. La mia riflessione è molto semplice: vista la possibilità di usufruire di questi fondi non era meglio lavorare e proporre azioni per il mantenimento di un servizio per il paese? Ma soprattutto la consigliera Raffo, che ha la delega alle politiche scolastiche, perché non esprime nessun parere e nessuna proposta di azione?”.
Gli interrogativi di Brunelli si sono scontrati con il rumoroso silenzio del consiglio comunale, dove la maggioranza in aula ha preso atto della situazione senza battere ciglio. 
“Il tema scuola è un tema molto delicato visto il momento storico, non si può pensare di mantenere le scuole aperte senza impegnarsi a trovare nuove soluzioni per offrire nuovi servizi che vadano a coltivare un’offerta formativa completa e soddisfacente. – precisa Davide Brunelli – Considerato anche che siamo nella seconda parte dell’anno scolastico e progetti formativi curriculari ed extra curriculari proposti dal Comune non sono ancora presenti. L’istruzione è importantissima per far crescere il paese, chissà quali saranno le politiche future che l’amministrazione e chi di competenza vorrà sviluppare, leggendo il bilancio proposto noto grande incertezza”.