San Martino di Mede: spunta il cartello «farlocco» che offre gli esami che l’ospedale... non può fare!

MEDE – Urologia, epatologia, ortopedia, otorinolaringoiatria, pneumologia, ostetricia. Sono tutti servizi che l’ospedale San Martino di Mede non eroga. Eppure un bel cartello intitolato “Poliambulatorio Mede” e affisso alcuni mesi fa nella sala d’aspetto del secondo piano presso gli ambulatori, li presenta, portando quindi l’utenza a pensare che ci siano davvero. In compenso, nefrologia esiste, ma non viene segnalato. C’è confusione in questo servizio descrittivo che (dis)orienta l’utenza. Ne chiede conto Antonella Bertarello, capogruppo di opposizione in città con la civica di centro-sinistra “In Comune x cambiare Mede”. “La presa in giro, in questo caso riferibile ad Asst Pavia – attacca –è il cartello che, posizionato al secondo piano dell’ospedale, elenca i servizi ambulatoriali offerti. Ben vengano, si direbbe! Peccato che solo una parte di questi sono davvero disponibili. Che senso ha esporre un’informazione e non essere precisi su cosa si concede veramente? Rimane la difficoltà a prenotare sul sito regionale le visite: Mede non compare quasi mai. Poi rivolgendosi al centro unico di prenotazione, si scopre che i posti ci sono eccome. Si tratta di un’ennesima denuncia per scuotere dal torpore chi ancora non si rende conto del valore che abbiamo a Mede: quando si dice “la salute prima di tutto” vale anche in considerazione di dove ci si cura”. Bertarello e il suo gruppo chiedono a gran voce anche “l’apertura del punto di primo soccorso”, a loro avviso necessario per aiutare i pronto soccorso degli ospedali provinciali, ma anche per favorire i cittadini che talvolta sono scoraggiati dall’andare a Vigevano, Voghera o a Pavia viste le lunghe ore di attesa. “È necessario quindi ripensare – prosegue la capogruppo – e sono anni che insistiamo sull’argomento, ad una sanità territoriale a misura dei cittadini della bassa Lomellina, di quell’area che è più vicina e confina con il Piemonte e che con facilità si rivolge a strutture non lombarde. Per un breve periodo ci siamo illusi che l’ospedale San Martino fosse valorizzato. Invece no, nulla di tutto questo, come sempre prevalgono le strutture private. Eppure le potenzialità ci sarebbero, manca però la volontà di spingere in questa direzione. Prende contatti con i privati, partecipa a riunioni con sindaci di Mortara e Vigevano a favore della nascita di un polo ospedaliero che copra tutta la Lomellina, ma cosa fa per l’ospedale di Mede? Non leggiamo e rileviamo mai nessuna azione in questo senso”. Sul cartello errato risponde Asst. “Scusandoci con l’utenza per il disagio eventualmente provocato, l’azienda chiarisce che il cartello è obsoleto, così come il sito internet. Si provvederà quanto prima all’aggiornamento”.
Davide Maniaci