Vigevano, sanità e sicurezza: la Regione vara il progetto pilota, ecco lo smartwatch anti aggressione
VIGEVANO – L’ultimo caso che aveva destato scalpore risale ad aprile: un uomo di 44 anni, in stato di alterazione, aveva spaccato una vetrata e inveito contro il personale prima di essere bloccato dai carabinieri. Non era la prima volta che lo faceva. Qualche settimana prima un altro paziente sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio si era scagliato, ferendolo, contro un agente di polizia locale. Infine, a luglio 2023, un medico e due infermieri erano stati malmenati. Questi sono soltanto gli ultimi episodi noti di intemperanze all’interno del pronto soccorso dell’ospedale civile di Vigevano, il terzo in ordine di grandezza in provincia di Pavia. Qui, ad aprile, erano arrivati il presidio di polizia fino alle 20 e un servizio di vigilanza notturno. Sempre qui, in una zona periferica, Regione Lombardia ha deciso di partire dal 2 gennaio con lo “smartwatch”. Si tratta di un braccialetto per aumentare la sicurezza degli operatori sanitari. Il funzionamento è immediato. Ogni dispositivo è equipaggiato con una scheda sim multi-operatore, microfono e altoparlante per comunicazioni a due vie, e tasti frontali intuitivi: un tasto Sos di colore rosso per inviare richieste immediate di emergenza alla centrale operativa, e un tasto verde per rispondere a chiamate in entrata.
Queste caratteristiche consentono una comunicazione rapida ed efficace, tra il personale e la centrale operativa, attiva 24 ore su 24, 365 giorni l’anno. In caso di emergenza, la pressione del tasto attiva un protocollo che prevede il contatto diretto con la centrale operativa, la quale verifica la situazione e, se necessario, allerta immediatamente le forze dell’ordine. La localizzazione Gps incorporata permetterà di conoscere in tempo reale la posizione dell’operatore. Il personale del pronto soccorso di Vigevano è già stato formato all’utilizzo di questi “smartwatch” e alle procedure operative connesse, garantendo la piena efficienza del sistema.
Gli ultimi dati disponibili, quelli del 2023, parlano di 4836 aggressioni verbali o fisiche a infermieri, medici o personale negli ospedali lombardi. Di questi, 284 sono stati in provincia di Pavia. Un dato in linea con la popolazione. Si parte da Vigevano come “progetto pilota” grazie anche alla disponibilità alla sperimentazione di Asst Pavia, da tempo attiva nell’ambito del contrasto alla violenza contro gli operatori. Anche l’amministrazione comunale di Vigevano, durante un convegno in città dove era ospite anche l’assessore regionale al welfare Guido Bertolaso, aveva reiterato la richiesta di misure più rigide per la sicurezza di chi lavora in ospedale. Lo stesso Bertolaso lo chiarisce: “Questo dispositivo indossabile ha il vantaggio di essere sempre a portata di mano dell’operatore consentendogli di avvisare immediatamente i servizi di sicurezza in caso di necessità. Partiamo con la sperimentazione a Vigevano e se il dispositivo darà buoni risultati, ci auguriamo soprattutto come deterrente di condotte aggressive, siamo pronti a estenderne l’utilizzo”.