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La «Cesta lomellina» cresce a ritmo annuale: salgono da sedici a diciannove i partecipanti all’autentico paniere delle eccellenze gastronomiche fra Po, Ticino e Sesia.  L’idea a sfondo natalizio, lanciata sette anni fa dall’Ecomuseo del paesaggio lomellino, è in grado di dare visibilità alle aziende agricole, da cui il cliente potrà farsi confezionare la cesta con i prodotti desiderati.  Il nucleo più numeroso è quello mortarese con «Cascina Alberona», «La Liberata» e «Salumeria Nicolino», seguito da Vigevano (Oca sforzesca e Cascina Mora Bassa), Breme (i produttori di cipolla Marco Aceti e Carlo Padula) e Cozzo (i fratelli Carnevale Giampaolo ed Erika Fornaroli).  Poi le aziende agricole Riva di Cilavegna, Zerbi di Pieve Albignola, Zafferano della Lomellina di Dorno, Riso Gattinera di Ferrera Erbognone e Cascina Bosco Fornasara di Nicorvo, le società agricole Santa Maria dei Cieli di Mede e Massino di Sartirana, il forno F.lli Collivasone di Parona, l’Angolo dei sapori di Robbio e Mulino di Suardi.  Nel paniere si va dal salame d’oca al «salàm d’la duja» (sotto grasso), dal riso alle confetture e alle salse con marchio Deco (cipolla rossa di Breme, zucca di Dorno e asparagi di Cilavegna), dalla pasta a base di zucca, cipolla e asparagi alle offelle di Parona fino allo zafferano e alla zucca bertagnina di Dorno, ai formaggi di Sannazzaro e di Zeme, ai fagioli borlotti di Gambolò.  “Riproponiamo – dice Francesco Berzero, presidente Ecomuseo – le eccellenze del gruppo che rappresenta la punta di diamante dei produttori lomellini: si potranno anche prenotare le tipicità, considerato che i soci sono preparati e attrezzati per le spedizioni a domicilio”.

Umberto De Agostino