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ALAGNA – In un paese di campagna di 850 abitanti, l’unica squadra di calcio è femminile. Quella degli uomini aveva raggiunto ottimi livelli in Prima categoria. Non male, vista la popolazione esigua e il carattere dilettantistico della compagine con operai, pizzaioli e commercialisti in campo la domenica a giocarsela contro nobili decadute. Dopo, però, la società maschile ha venduto il titolo all’Athletic Pavia, per farla rimanere in categoria. 
La dirigenza dell’Alagna poi ci ha pensato: “Cambiamo tutto, puntiamo sulle donne, su un vivaio femminile che nel territorio ha già prodotto giocatrici di grido”. 
Ad esempio, Aurora Galli è di Tromello e dopo quattro stagioni nella Juventus e sei reti nella Nazionale, ora gioca nell’Everton. Da bambina militava proprio ad Alagna, nei Pulcini, contro i “maschietti”, ed era già la migliore.
A settembre 2022 ad Alagna è stato fondato il team femminile di calcio a 7, l’unico in paese. Hanno mantenuto i colori della vecchia squadra, neroverdi, e militano nel campionato Open femminile categoria A, girone A, quello lombardo. Sono a metà classifica. Però colpisce che il paese tifasse prima per gli uomini e ora per le donne con lo stesso entusiasmo. Domenica dagli spalti si sentono le urla durante le partite. A volte si esagera: è già arrivata una multa per “tifo troppo acceso”. Visto che ad Alagna sono in pochi e si conoscono tutti, è normale che anche il Comune sia nella dirigenza. Giancarlo Sacchi è il magazziniere della squadra, ma anche vicesindaco in Comune.
“Molte ragazze – spiega il presidente Enrico Angeleri – dopo un sondaggio si sono dette disposte a venire a giocare da noi. In zona il calcio femminile è soltanto a Vigevano. Quindi c’erano i presupposti per creare un team lomellino”. 
Le allena Manuela Padovan, ex calciatrice del Vigevano, coadiuvata da Simone Zandonà. La capitana è Monica Marzaghi: va per i 46 anni, gestisce una bancarella al mercato, gioca a calcio da sempre. 
Poi c’è Giulia Panizza, insegnante di francese alle medie, mentre Nadia Malinverni è docente di matematica in una scuola superiore. Annalisa Accardo lavora invece come collaboratrice a Milano, in un asilo. E ancora, ecco tre straniere: Khadija Elardaoui, marocchina, parrucchiera. Arianna Del Rojo Costa Monzon dall’Ecuador e Gjesika Gjetja, albanese, entrambe studentesse. Sara Volpi invece si sta arruolando nei carabinieri. 
“L’unica che vive ad Alagna – prosegue il presidente – è Elisabetta Mancini. Giocava con i maschi e dopo i quattordici anni, quando non poteva più farlo, ha proseguito nel football femminile. Le altre arrivano dal circondario. Del resto in questa zona, se sei una donna e vuoi giocare in un campionato, Alagna è quasi la destinazione naturale. Anche se per adesso i risultati non sono eccezionali, l’obiettivo chiaramente è vincere, oltre a creare un bel gruppo e dare al territorio un’opportunità sportiva che fino ad oggi mancava. Un desiderio per i prossimi anni, oltre ad arrivare primi un campionato di calcio a 7 femminile, è anche creare un settore giovanile”. 
Un vivaio di calciatrici fortissime.

Davide Maniaci