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CILAVEGNA – Una partita senza storia. Di sicuro è raro vedere il campo sportivo di Cilavegna con le tribune piene e tanta gente in piedi, che guardava oltre la rete. Del resto, non c’era mai stato prima un derby qui e fino a qualche mese fa era anche solo impossibile pensarlo. L’Asd Cilavegna Olimpic 95, padrona di casa al Comunale, aveva organizzato la festa “Verdenero” in occasione della prima partita casalinga, questa, che coincide con la terza giornata del girone A della Terza categoria. Prima del fischio d’inizio i rappresentanti di tutte le selezioni del settore giovanile della società presieduta dal consigliere comunale Luca Davoli, oltre agli amatori (ora inglobati) e al calcio a 5 si sono trovate per una passerella. Tifosi, amici e familiari che poi sono pure rimasti, perché gli ospiti erano proprio i “cugini” dell’Olimpic Cilavegna. La squadra di Marco Segantin, con giocatori prevalentemente di Cilavegna, ora gioca a Tornaco. Ha perso il derby 4-1.Erano due le domande che molti si ponevano nel pre gara. La prima: “chi vuole tifare cosa deve urlare? Si chiamano entrambe Olimpic…”. Problema risolto: i tifosi della squadra di Davoli gridavano a squarciagola “forza Novantacinque”. La seconda riguardava la livrea. Entrambi sono nero-verdi. Come regolamento vuole, la squadra di casa (la Novantacinque) ha indossato la maglia gialla. Qualcuno temeva scaramucce sugli spalti, visto che negli ultimi mesi i due presidenti, Davoli e Segantin, si sono scontrati e la doppia società ha lasciato uno strascico di polemiche. C’erano perfino le forze dell’ordine. Non è successo niente né in tribuna né in campo. L’ambulanza è arrivata nella ripresa, ma per soccorrere il calciatore Raogo Franc Kabore. Si è rotto un braccio dopo una tentata rovesciata. Proprio lui è stato l’autore di una delle marcature, insieme a uno scatenato Domenico Tedesco (doppietta), sicuramente il migliore in campo, e al gol di Giuseppe Musso. L’Olimpic di Segantin, già sotto 3 a 1 alla mezzora, ha trasformato solo su rigore grazie a Luca Russo. “partita perfetta, mai in discussione – è il commento di Valerio Battagin, dirigente dell’Olimpic 95 – soprattutto nella ripresa. Le tante occasioni avute avrebbero potuto permetterci di arrotondare ulteriormente punteggio. Una per tutte: il palo di Samuel Toso”.Davide Mania