BEREGUARDO – L’autista del tir, appartenente a una ditta romena che trasporta merce per conto di Amazon, ha deviato il percorso e ha posteggiato in un capannone.
Lì, insieme a due complici, suoi connazionali, ha aperto il sigillo al rimorchio senza danneggiarlo e ha iniziato a tirare fuori i pacchi, cercando la merce più costosa possibile.
Beni del valore di circa 200mila euro, e di tutti i tipi: occhiali lussuosi, cibo per animali, elettrodomestici, cellulari.
La tecnica per scassinare il rimorchio era finissima, e non permetteva di capirlo neanche a destinazione.
I malviventi non potevano sapere che nei pressi del capannone erano appostati i carabinieri. La zona è quella di Bereguardo, centro vicino a Pavia vicinissimo al casello della A7 Milano – Genova. Il tir infatti stava viaggiando tra Spagna e Italia.
Nella serata di giovedì 21 i carabinieri delle stazioni di Bereguardo e Pavia, insieme al nucleo investigativo del comando provinciale pavese, hanno messo le manette ai polsi di tutti e tre. Il Security&Loss Prevention dell’azienda di commercio online aveva infatti notato un’anomalia nel tragitto del camion, e la zona era già nota per furti simili avvenuti in passato.
Gli inquirenti capiranno se gli autori sono sempre gli stessi, se quella di rubare alcuni pacchi e rivenderli al mercato nero fosse una prassi abituale.
Sembrerebbe di sì: la perquisizione del capannone ha permesso ai carabinieri di trovare tantissima altra merce. Il valore complessivo totale sfiora il mezzo milione di euro, tra gli oggetti trafugati in quel momento e quelli già nascosti.
Tutto è stato restituito ad Amazon. I tre uomini, tutti romeni, incensurati, sono stati condotti nel carcere di Pavia.
Risponderanno dei reati di furto aggravato in concorso e ricettazione.
È scattata la denuncia a piede libero per altri due soggetti, anche loro romeni: durante l’arrivo dei carabinieri si sono allontanati dal capannone con un furgone, risultato però vuoto.
