Login / Abbonati

MORTARA - Non importa quante volte cadi, l’importante è quante volte ti rialzi. E soprattutto in che modo. Così Gianni Romè, segretario cittadino di Fratelli d’Italia ha indossato i panni del muratore: dopo una lunga agonia e la caduta dell’ultima legislatura è il momento di rialzare la testa e costruire una base solida in vista delle prossime elezioni.
La casa di FdI sarà ristrutturata partendo dalle fondamenta, non dal tetto. I «toto-sindaco» e «toto-alleanze» non sono argomenti che interessano ai vertici locali del partito più votato d’Italia. Anche perché l’appuntamento alle urne è fissato per la primavera 2026. E in campagna elettorale è un lasso di tempo che assomiglia molto all’eternità. Insomma, è molto presto per parlare di liste, di candidature e di alleanze.
Le chiacchiere ci sono, questo è naturale, ma tutto può essere derubricato a discorsi da bar. Eppure l’epilogo inglorioso dell’avventura di Laura Gardella alla guida della città, abbandonata anche da una parte della sua stessa maggioranza nell’ultimo consiglio comunale del 29 settembre, ha accelerato un’altra fase politica. Quella della costruzione e del consolidamento della base per il partito dei meloniani. Il simbolo del partito non può e non deve rimanere una scatola vuota.
Il traino che esercita la «Giorgia» nazionale non basta. Soprattutto a livello locale. Servono idee, iscritti, militanti e simpatizzanti. Anche saper fare la colla per i manifesti elettorali sembra ormai un’abilità sempre più rara.
“C’è ancora moltissimo tempo prima delle elezioni – spiega Gianni Romè – ed in questo momento ogni considerazione su nomi, alleanze e candidature è prematuro e potrebbe essere smentito tra qualche settimana. Posso solo parlare a livello personale: preferirei non candidarmi e concentrarmi sul grande lavoro politico che spetta al segretario. É invece vero che la fine prematura della legislatura ha accelerato l’urgenza di dare nuova linfa al partito. Non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto mi ero prefissato come obiettivo sin dal primo momento. Voglio allargare la base, attirare nuovi iscritti, promuovere la formazione politica e, soprattutto, puntare molto sui giovani”.
Un piano d’azione già annunciato, ed in parte già avviato, sin dal febbraio del 2025, quanto Gianni Romè ha stretto tra le sue mani le redini del partito. In quell’occasione entrarono nel direttivo anche Denise Mirimin, Paolo Livraga, Riccardo Desa e Matteo Ranaboldo.
“Voglio costruire un partito solido e credibile – continua – e non ho alcuna intenzione di guardare al passato, anche recente. Sulla recente crisi di governo posso solo dire che il movimento di Fratelli d’Italia ha mantenuto un atteggiamento impeccabile: siamo sempre stati uniti, leali, vicini all’amministrazione comunale e pronti a sostenere i nostri rappresentanti”.
Ora però si è già aperta una nuova stagione. Anche se Gianni Romè non si sbilancia, è vero che un canale di dialogo privilegiato è stato aperto tra le segreterie di FdI e Lega. Non c’è ancora alcuna «promessa di matrimonio», ma le «affinità elettive», ed elettorali, ci sono. Al prossimo appuntamento elettorale è plausibile immaginare una ricomposizione, anche se parziale, del centrodestra. Più difficile, ma non da escludere, la costruzione di un’alleanza che ricalchi lo schema politico vincente che già governa a livello nazionale, regionale e provinciale.

Luca Degrandi
“Ai seminari e agli incontri pubblici di approfondimento su politica e amministrazione organizzati dalla sezione mortarese – conclude Gianni Romè – c’è un’ottima partecipazione. Significa che Fratelli d’Italia, a Mortara, è ancora capace di attirare la passione e l’attenzione. Sono queste le cose che al momento mi interessano. Per l’inizio dell’anno vorrei organizzare un incontro molto importante, con relatori di notevole esperienza e competenza, sul tema della sicurezza”.