Il comando passa nelle mani di Laura Gardella, si voterà il prossimo anno
MORTARA - E adesso cosa succede? La normativa è chiara: in caso di impedimento permanente, rimozione, decadenza o decesso del sindaco, la giunta decade e si procede allo scioglimento del consiglio. Il consiglio e la giunta rimangono in carica sino alla elezione del nuovo consiglio e del nuovo sindaco. Sino alle predette elezioni, le funzioni del sindaco sono svolte dal vicesindaco.
Questo perché la macchina burocratica ha bisogno degli organi comunali (sindaco facente funzione, giunta e consiglio comunale) per l’approvazione di determinati atti.
Il pallino passa dunque nelle mani di Laura Gardella, scelta come vicesindaco proprio da Ettore Gerosa. La Gardella potrà nominare a sua volta un vice: uno tra Piera Angela Salsa, Michele Mazzitello, Ivan Giacomel e Gianfranco Delfrate. Già, ma chi?
Non potrà chiamare in giunta un nuovo assessore, quella resta prerogativa del sindaco. Il posto del sindaco resterà vacante anche in consiglio comunale: non può essere surrogato, in quanto eletto “a parte” rispetto ai consiglieri comunali (proprio per la possibilità del famigerato voto disgiunto). La maggioranza, già ballerina, perde dunque un voto in consiglio comunale. Consiglio comunale che è convocato per il 29 luglio: all’ordine del giorno l’assestamento di bilancio.
A Laura Gardella andrà anche lo stipendio che compete all’ufficio di sindaco.
I mortaresi saranno chiamati alle urne nella primavera del prossimo anno, con un anno di anticipo rispetto alla naturale scadenza prevista nel 2027.