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VIGEVANO – 4.542 preferenze, 3.016 solo a nella sua città. Secondo posto all’interno della Lega, alle spalle di Elena Lucchini, nella circoscrizione di Pavia. Numeri alla mano, Andrea Sala (nella foto) ha più di un motivo per ritenersi soddisfatto dall’esito di queste elezioni regionali. Il condizionale è d’obbligo, ma per l’attuale assessore alla Cultura di Vigevano, si potrebbe presentare la possibilità di entrare in consiglio regionale, qualora la vogherese Lucchini dovesse essere riconfermata come assessore. Andrea Sala ha voluto rivolgere il proprio sguardo anche ai recenti avvenimenti politici che hanno colpito la città ducale. 
“Attraverso dei giochi di palazzo, denuncia Andrea Sala - si è cercato di far cadere sindaco e giunta. Chi fa politica in modo corretto, alla fine, viene sempre premiato. L’elettorato ha dimostrato di volere compattezza e solidità”. Quello del Carroccio si conferma il primo partito a Vigevano. “Ciò sta a confermare che – prosegue Sala – i vigevanesi hanno scelto la continuità. Evidentemente, stanno apprezzando il modo di governare della Giunta Ceffa, della quale faccio orgogliosamente parte. Vigevano ha dato sicuramente una risposta importante, anche al resto della  provincia di Pavia”. Quali saranno le questioni più urgenti da affrontare? Intanto, occorre aspettare di capire quale ruolo polito ricoprirà Sala all’interno della nuova Giunta Fontana. “Vediamo che posizione mi verrà riconosciuta. Successivamente mi concentrerò sulle questioni che riguardano da vicino il nostro territorio”. Agricoltura, trasporti e velocizzare le infrastrutture di collegamento. “Vigevano, così come il territorio lomellino, hanno bisogno di poter tornare a correre. Faccio politica da tanti anni nella città ducale e sono a perfetta conoscenza di quali siano le necessità della mia città e della realtà che la circonda”. Ora è il momento di pensare ad una nuova Lombardia, traghettata ancora una volta dal centrodestra. “Anche la sanità necessita di essere riformata. Otto ospedali della provincia di Pavia sono stati ridotti ad un ruolo marginale. Bisogna prestare attenzione a come vengono gestite le risorse e monitorare bene i fondi che vanno al privato”. Certo, un dato emblematico è la scarsità di affluenza alle urne, praticamente dimezzata rispetto alle regionali di cinque anni fa. “L’astensionismo dovrà essere valutato – conclude Sala - da questa legislatura ci dovrà essere attenzione per cercare di coinvolgere ancora di più i cittadini nelle scelte che dovranno essere fatte”. 

Edoardo Varese