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Infrastrutture, sanità, sociale e turismo. Sono le quattro priorità di Elena Lucchini, assessore uscente eletta in Consiglio regionale con il Carroccio. La Lucchini si ripresenta a palazzo Lombardia da membro uscente della giunta Fontana accompagnata da 7.680 preferenze: un bel biglietto da visita che potrebbe aprirle la strada verso la “stanza dei bottoni”. “Staremo a vedere cosa succederà, decideranno Fontana e Salvini” taglia corto una Elena Lucchini decisa a sottolineare il merito della coalizione e di Attilio Fontana.
“Abbiamo stravinto. – esordisce l’esponente leghista – E’ stata la vittoria di una squadra, di un gruppo, che ha lavorato tanto e bene. E’ stata la vittoria di chi è sempre stato presente sul territorio, di chi ha sempre avuto un rapporto diretto con i cittadini dando risposte. Questo è quello che ho sempre cercato di fare anche io, sia da parlamentare prima che da assessore regionale poi. Ho potuto lavorare con una rete di sindaci e amministratori che mi hanno supportato e che, come me, vogliono il bene del territorio”. I numeri del successo del centrodestra di Attilio Fontana sono evidenti come il dato dell’affluenza ai seggi. Alle urne si è presentato il 41,68% dei lombardi aventi diritto, il 38,50% degli elettori pavesi: vale a dire il 30% in meno degli elettori che votarono per le regionali del 2018. 
Disaffezione verso la politica o mancanza di comunicazione? Secondo la Lucchini entrambi i fattori hanno portato i cittadini a disertare l’appuntamento con le urne. 
“In tanti non sapevano nemmeno che lo scorso fine settimana si sarebbero svolte le elezioni, i media a livello nazionale hanno dato poco spazio alle regionali. – spiega Elena Lucchini – Ed è un vero peccato, perché le elezioni regionali sono molto importanti: la Regione è a diretto contatto con i Comuni e può influire notevolmente sulle problematiche della gente. A questo bisogna aggiungere che arriviamo da un periodo difficile: il Covid, la crisi economica e i rincari dell’energia legati alla guerra in Ucraina… tutto questo ha allontanato la gente dai seggi. Bisogna però riconoscere che a livello locale la differenza l’hanno fatta i candidati: le preferenze testimoniano il buon lavoro fatto da candidati seri, preparati e radicati sul territorio”. 
La Lega è riuscita a tenere botta nonostante i frondisti del “Comitato nord”, i bossiani, sembrava che potessero orientarsi altrove: c’è chi diceva che potessero sostenere la Moratti e chi andava dicendo che potessero sostenere candidati del centrodestra ma non del Carroccio. Il dato provinciale, però, testimonia il buon lavoro del segretario Jacopo Vignati: la Lega in provincia ha raccolto il 17,63%, una percentuale più alta della media regionale. 
Polemiche e pettegolezzi a parte, per Elena Lucchini arriva già il momento di rimboccarsi le maniche e indica le priorità per il territorio pavese. “Chiaramente come assessore uscente non posso che sottolineare l’importanza delle tematiche legate al sociale. – illustra – Molto è stato fatto, e mi riferisco ai 17milioni di euro stanziati per l’autismo, ma molto è ancora da fare per quanto riguarda l’inclusione. Se ragiono a 360 gradi sulle necessità della nostra provincia non posso fare a meno di notare come siano importanti nuovi investimenti per le infrastrutture: strade, ponti e ferrovie. Ci sono poi da affrontare alcune problematiche che riguardano la sanità: in questo caso siamo davanti ad un tema complesso, un tema di livello nazionale. Possiamo e dobbiamo intervenire per migliorare un servizio essenziale per tutti i cittadini. In ultimo vorrei indicare tra le priorità anche il turismo. La nostra è una provincia ricca di storia e di tradizioni: Lomellina, Pavese e Oltrepò hanno delle eccellenze che devono assolutamente essere valorizzate, dalla cultura all’enogastronomia. A breve verrà presentato il progetto delle nuove terme di Salice, questo potrà rappresentare il volano per il turismo nella nostra provincia”.