Sicurezza: Gerosa e Gardella chiedono un tavolo di confronto con il prefetto e il questore
L’unione fa la forza. Però, a volte, l’unione fa anche la “sicurezza”. Infatti il sindaco Ettore Gerosa, assieme al suo vice Laura Gardella, ha preso carta e penna e scritto al prefetto e al questore per chiedere un incontro urgente sul tema sicurezza. La missiva è stata inoltrata lo scorso 10 marzo. Ora in municipio attendono una risposta. Anche perché i recenti fatti di sangue che sono accaduti a Mortara, con due omicidi nell’arco di poche settimane, non possono essere ignorati. E infatti non lo sono. Così l’Amministrazione ha immediatamente chiesto un incontro con la dottoressa Francesca De Carli per fare il punto della situazione. Anche perché, appunto, solo lavorando in sinergia con le istituzioni si possono ottenere risultati migliori.
“Da quando sono stato eletto – spiega il sindaco Ettore Gerosa – non ho ancora avuto modo di incontrare Sua Eccellenza il prefetto. L’incontro che ho chiesto servirà sia per conoscerci ed avere un confronto a quattr'occhi, ma soprattutto per parlare di temi molto concreti e di stretta attualità. Ascolteremo i consigli che arriveranno dalla Prefettura e dalla Questura e certamente metteremo in evidenza i nostri bisogni. Il fatto oggettivo è che la criminalità, a livello nazionale, è in aumento anche a causa di flussi migratori incontrollati. Anche se solo una piccolissima percentuale dei migranti finisce poi con il delinquere, è chiaro che con numeri così elevati di ingressi, statisticamente, aumenta anche il numero di delinquenti. A questo sui aggiunge il fatto che l’organico delle forze dell’ordine è sottodimensionato rispetto alle esigenze nazionali”.
Le criticità riguardano tutti lo Stivale. Però Mortara ha un problema in particolare: quello legato al controllo della stazione. Non ha caso in tempi non sospetti (a gennaio) il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Desa, aveva alzare la voce in consiglio comunale. Com’è possibile che in una città di oltre 15mila abitanti, con un notevole tasso di pendolarismo, con la presenza di ben sei linee ferroviarie, si veda cancellata qualsiasi presenza di Polizia ferroviaria? Il blocco delle assunzioni, la carenza di personale e la mancanza di risorse economiche: sono gli ingredienti di una ricetta esplosiva che rende la stazione di Mortara una sorta di “terra di nessuno”.
“Il locali della Polfer, a Mortara,– aggiunge l’assessore alla Sicurezza Laura Gardella – ci sono ancora, però manca il personale. La richiesta di incontro con il prefetto è utile anche per portare sui tavoli istituzionali la nostra domanda di ripristino del presidio presso la stazione cittadina. Questo è la vera priorità. Anche perché certi fatti di sangue, che sono avvenuti a Mortara come a Cilavegna, non sono prevedibili. In queste situazioni tragiche, è difficile parlare di prevenzione. Altro discorso, invece, è il presidio del territorio e delle zone che rappresentano la porta di accesso della città. In questo ambito è possibile fare prevenzione e controllo. Però servono risorse economiche ed umane. Senza personale è difficile presidiare i punti nevralgici della città”. Anche per questo il 2023 sarà per Mortara l’anno del “super concorso” per l’assunzione di tre nuovi agenti della Polizia locale. Nei mesi scorsi la giunta ha votato la modifica del piano del fabbisogno del personale.
“Una maggiore sicurezza – spiega Laura Gardella – si ottiene soprattutto con il presidio del territorio. La presenza di uomini in divisa è fondamentale per come mezzo deterrente e di prevenzione dei fenomeni di microcriminalità. Ecco perché la nostra priorità è immediatamente stata quella di offrire al comando della Polizia locale le risorse umane indispensabili per garantire una più massiccia presenza sulle strade”.
Luca Degrandi