Semina il panico in centro, aggredisce una soccorritrice della Cri: arrestato, processato e... rispedito a casa sua!
MORTARA - Arrestato il sabato, trattenuto in caserma nel fine settimana con vitto e alloggio, e rilasciato nel primissimo pomeriggio del lunedì, subito dopo il processo per direttissima.
Mancavano solo le scuse per il disturbo arrecato al giovane nordafricano. Lo stesso uomo che nel pomeriggio dell’11 ottobre era stato protagonista di un grave episodio di violenza nei confronti di una soccorritrice della Croce Rossa, colpita da un calcio al volto, con l’unica colpa di voler verificare le condizioni del soggetto.
Per lei sette giorni di prognosi. Per lui un weekend spesato in caserma e una «ramanzina». Eppure era stato protagonista, come se non bastasse, anche di una tentata rapina.
Tutto era iniziato poco dopo le 14 quando una pattuglia della Polizia locale era intervenuta in contrada San Lorenzo. Al comando di palazzo Cambieri era arrivata una richiesta di intervento per sedare una rissa. La segnalazione parlava di soggetti violenti e di bottiglie di vetro usate come armi d’offesa. La solita incresciosa scena da far west.
Arrivati sul posto, in contrada San Lorenzo, gli agenti hanno dovuto fare i conti con un unico giovane in evidente stato di alterazione e con una ferita sanguinante al piede. Impossibile calmare il soggetto, sempre più agitato e aggressivo. Il 18enne di origine egiziana era stato anche identificato da alcuni testimoni come il protagonista del tentato furto di un monopattino, avvenuto nei pressi di corso Cavour.
Constatata l’impossibilità di riportare alla ragione il 18enne, gli agenti hanno chiesto l’intervento dei rinforzi. Sul posto sono successivamente arrivate tre pattuglie dei carabinieri, un seconda pattuglia della Polizia Locale con il commissario Diego De Paoli e un mezzo di soccorso della Croce Rossa di Mortara allertata per dare le prime cure al ragazzo sanguinante.
Nei concitati momenti, invece di calmarsi, l’egiziano ha dato ulteriormente in escandescenza, costringendo gli agenti all’uso dello spray urticante.
Nel frattempo sul luogo era arrivata anche l’ambulanza.
La soccorritrice si è chinata verso l’uomo, seduto su un gradino, per verificare le condizioni degli occhi.
Ed è in quel momento che, senza alcun apparente motivo, la ragazza è stata colpita violentemente al volto da un calcio. A quel punto l’autore dell’inqualificabile gesto è stato arrestato e trasportato in caserma dove ha trascorso la notte di sabato e quella di domenica.
Il lunedì mattina (13 ottobre) il processo per direttissima conclusosi con l’obbligo di dimora.
Non potrà lasciare Albonese, dove abita, e uscire di casa nel corso delle ore notturne.