Il mistero della borsa di Chiara Poggi

GARLASCO – La borsa di Chiara Poggi? Non è mai stata rubata. L’hanno mostrata i genitori alle telecamere di Mediaset: si tratta di una borsetta di colore nero. “Questa borsa non è mai sparita nel nulla, ce l’abbiamo noi. – hanno dichiarato Rita Preda e Giuseppe Poggi a TgCom24 – Ci è stata restituita dai carabinieri qualche giorno dopo il 13 agosto, quando Chiara fu uccisa”. Nella borsa c’era lo scontrino della pizzeria, fotografato dagli investigatori, che testimonia il fatto che il 12 agosto 2007, Chiara Poggi e l’allora fidanzato Alberto Stasi, presero la pizza per cenare insieme. Il contenuto della borsa però, non sarebbe mai stato repertato. La borsa, sostengono i Poggi, “ci è stata restituita qualche giorno dopo il delitto. È vero che abbiamo subito un furto in casa qualche giorno dopo la restituzione della Pinko Bag, ma la borsa non ci è mai stata sottratta. Lo vogliamo chiarire subito per evitare speculazioni in tv su una notizia non vera”. La borsa mostrata dai Poggi alle telecamere di Mediaset, però, non è quella che era stata fotografata all’interno della villa di via Pascoli poche ore dopo il ritrovamento del corpo senza vita della giovane Chiara. Si trattava, infatti, di una borsa bianca.
Il furto in casa subito dalla famiglia Poggi a Gropello Cairoli, dove si erano trasferiti momentaneamente dopo l’omicidio della figlia, era avvenuto il 6 ottobre 2007. Il fatto fu raccontato anche dal nostro settimanale. L’improvvido titolista dell’epoca arrivò addirittura a parlare di “profanazione” del portafoglio. Sicuramente una esagerazione. Ma quel furto apparve sicuramente anomalo, strano. I ladri si intrufolarono nella casa di via Piave, a Gropello, di proprietà della nonna di Chiara. I ladri avevano messo sottosopra l’abitazione rubando soltanto i contanti che avrebbero trovato in caso. Tra questi anche quelli, scriveva il nostro settimanale, “contenuti nel portafoglio di Chiara che i genitori avevano recuperato soltanto qualche giorno prima dopo la visita autorizzata presso l’abitazione di Garlasco”. Secondo la ricostruzione del furto, il portafogli sarebbe stato trovato su un comodino.
Ancora elementi poco chiari che vanno ad aggiungersi ad un quadro che appare, al momento, estremamente confuso. La nuova indagine portata avanti dalla Procura di Pavia, coordinata dal procuratore Fabio Napoleone, vede Andrea Sempio indagato per il delitto in concorso della giovane Chiara Poggi, mentre Alberto Stasi continua a restare in carcere come unico colpevole dell’omicidio.
Intanto il caso di Chiara Poggi viene accostato a quello del santuario delle Bozzole e alla spinosa vicenda che ha riguardato don Gregorio Vitali, mentre sullo sfondo emergono le telefonate anonime che avrebbe ricevuto Chiara poco prima di venire uccisa.