Arresto Ceffa, Ciocca si dichiara «estraneo ai fatti»
Estraneo ai fatti. Angelo Ciocca, indagato con l'imprenditore Alberto Righini nell'indagine che ha portato all'arresto del sindaco di Vigevano Andrea Ceffa, del consigliere Roberta Giacometti e dei vertici di Asm Vigevano, ha rotto il silenzio nella serata di ieri. Dopo diverse ore dal blitz dei carabinieri, l'ex eurodeputato leghista ha affidato ad un post su Facebook la sua dichiarazione. «Sono completamente estraneo ai fatti di queste ore relativi alle vicende del Comune di Vigevano. - ha scritto Ciocca sul noto social network - Male non fare, paura non avere è il proverbio italiano che meglio esprime il mio stato d’animo attuale. Sono sempre stato corretto e non ho nulla da temere. In merito alla situazione del sindaco di Vigevano, Andrea Ceffa, ci tengo a sottolineare di avere la massima stima nei suoi confronti; che oltre ad essere un ottimo amministratore, è un amico. L’ipotesi di una “guerra” personale con Andrea è infondata e a testimoniarlo sono i numerosi eventi pubblici della campagna elettorale europea di qualche mese fa, che ci ha visti uniti in qualsiasi momento sul territorio vigevanese». Secondo l'accusa, Ciocca e Righini avrebbero promesso ad un consigliere comunale la somma di 15mila euro in cambio delle sue dimissioni dell'incarico, nell'ambito della cosiddetta "congiura di Sant'Andrea". Dall'ex eurodeputato non una parola in merito all'accusa, ma solo un «Male non fare, paura non avere».
Alle elezioni europee del giugno scorso Angelo Ciocca non ha avuto un risultato sorprendente a Vigevano. Il politico di San Genesio ha raccolto in città 655 preferenze, contro le 914 del generale Vannacci, solo 31 voti in più dell'oltrepadana Elena Lucchini (attualmente assessore regionale). Ma, secondo Ciocca, l'ipotesi di una "guerra" con Ceffa « è infondata e a testimoniarlo sono i numerosi eventi pubblici della campagna elettorale europea di qualche mese fa». Alle europee del 2019, sempre a Vigevano, Ciocca portò a casa 1.971 voti personali (1.316 preferenze in più rispetto al giugno scorso). Ma, secondo Ciocca, non c'è (o c'era) in corso nessuna "guerra".