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GRAVELLONA - Un paese intero in lutto: lo scorso venerdì 19 maggio è scomparso Ferdinando Monti (nella foto). Per più di trent’anni nell’amministrazione pubblica nelle vesti di sindaco, assessore e consigliere, è stato tra i fautori del Paese d’arte e del parco dei Tre laghi. Aveva 89 anni, compiuti a febbraio. I funerali si sono svolti ieri mattina (martedì) presso la parrocchia della Beata Vergine Assunta. L’ultima volta che compariva su queste pagine, poco più di un anno fa, era ancora tra le fila della politica gravellonese, come vicesindaco della giunta di Franco Ratti.
“Lavoro per non morire”, confessava. In verità la politica cosiddetta... non l’ha mai fatta. La sua missione era il bene disinteressato nei confronti della sua comunità. Diceva che faceva fatica a giudicare se stesso, ma che si riteneva soddisfatto della sua vita. Visti i risultati raggiunti è difficile dargli torto. Geometra e perito agricolo, ha dato tanto ai campi e ai suoi lavoratori. Sin dal suo arrivo in Lomellina all’amministrazione dei terreni ha legato l’attenzione per il territorio. Veniva ricercato professionalmente per la sua onestà e competenza. Dava poi il meglio di sé anche nelle amministrazioni pubbliche. Già amministratore dell’Unità sanitaria locale (ora Ats) a Vigevano, dal 1984 al 1987, entra nell’amministrazione pubblica di Gravellona per la prima volta nel 1990. Da allora non ha mai smesso. A ricalcarne le qualità ci pensa proprio Franco Ratti, sindaco rieletto continuativamente dal 1993 al 2022, tranne per una parentesi dal 2002 al 2007 in cui il primo cittadino era proprio Monti.
“Un maestro - dichiara senza esitazione -: quando ho iniziato a fare il sindaco lui già aveva esperienza. Umanamente mi ha aiutato moltissimo. Era in grado di farmi pazientare quando tutto sembrava essere immobile. Pensavo che si sarebbe mosso tutto in fretta”. Invece ci è voluto tempo. Ma oggi si può dire che Gravellona è diventata un gioiello. Il merito di Monti è innegabile. Nelle vesti di assessore e vicesindaco ha portato avanti i grandi progetti che lo hanno reso speciale. Anni per costruire il parco dei Tre laghi. Anni per trasformare un paese grigio in uno splendore di colori, di murales: un museo a cielo aperto. Ferdinando Monti ha incarnato un ideale. Il nuovo arrivato in una terra di agricoltori. Lui era tra i pochi ad aver studiato. Si è messo d’accordo con i pochi altri per rendere una terra desolata un luogo speciale".
Uomini onesti, disinteressati, legati alla propria terra. Una delle sue ultime iniziative era stata la creazione della onlus “Io amo Gravellona” per la promozione del territorio. Il suo era amore vero, inteso come cura spassionata di ciò che si ha a cuore. Si è reso utile fino in fondo. Negli ultimi mesi, dopo aver lasciato la carica, si è occupato della casa di riposo di cui era amministratore. Ferdinando Monti non c’è più. Quello che ha dato a questo paese resterà per sempre.

Gabriele Tocchio