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MEDE – Ventitré anni di carcere. Così la Corte d’assise di Pavia si è espressa su Marco Defrenza, 60 anni, medese. L’uomo il 10 agosto 2021 in un’abitazione di corso Novara, a Vigevano, ha accoltellato a morte la sua compagna, Marilyn Pera, 39 anni all’epoca dei fatti. Pur residente a Crescentino, Vercelli, anche lei viveva a Mede. Quella per Defrenza è stata una sbandata: dopo qualche giorno insieme, prima all’addiaccio e poi in quella casa messa a disposizione dal figlio di lui, Pera aveva espresso la volontà di tornare a casa, dal marito Fiorenzo Preveato, e dal loro figlioletto. 
La discussione è degenerata e il sessantenne le ha sferrato tre fendenti con un coltello da cucina, tra cui quello mortale alla gola. Nessuno, in una caldissima sera estiva, si era accorto di niente perché la vittima non aveva fatto in tempo nemmeno a gridare. Dopo più di 24 ore, Marco Defrenza si era costituito presso il carcere dei Piccolini a Vigevano. La scorsa settimana, dopo un anno e mezzo dai fatti, ecco la sentenza. Il pm Alberto Palermo chiedeva l’ergastolo. A Defrenza, difeso dall’avvocato Roberta Cardinetti, sono state riconosciute le attenuanti generiche, tra cui la piena confessione.