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GRAVELLONA - Fuggivano a gambe levate nella campagne di Sozzago, nel novarese. Ma i carabinieri sono stati più veloci. Ora la “banda del caduceo” è agli arresti. Il loro ultimo colpo era stata proprio una tripletta nel Paese d’Arte: la farmacia Biandrate in piazza Delucca, il Cin Cin Bar in via Circonvallazione, finendo poi nel bar della baita del Parco dei Tre Laghi. Dopo settimane di furti ai danni delle farmacie della zona i tre malviventi sono stati catturati.
Due si trovano ora in custodia cautelare, il terzo agli arresti domiciliari. E’ avvenuto lo scorso giovedì 26 gennaio. Ormai erano conosciuti anche i loro visi. Obiettivo prediletto delle scorrerie dei tre giovani di origini marocchine erano proprio le farmacie. Poco meno di una decina sono state depredate tanto in Lomellina, quanto sul novarese. Episodi tanto frequenti che a Cerano e Trecate, erano già soggetti attenzionati dalle Forze dell’ordine. Difficile valutare quanto premeditati fossero questi gesti. Sono stati furti di piccola entità, e si potrebbe dire persino mal organizzati. Almeno quest’ultimo di Gravellona. Perché quando nella mattina dello scorso giovedì 19 gennaio si sono introdotti in farmacia hanno dato più di un’occasione per farsi beccare. Anzitutto i modi: erano le quattro, in piena piazza Delucca hanno deciso di scaraventare un tombino tolto dalla strada contro la porta in vetro, riducendola in frantumi.
“Mi meraviglio - commenta il sindaco Luciano Garza - che nonostante il baccano siano riusciti a proseguire”. Per loro un “prelievo” di poche centinaia di euro, giusto quanto c’era nel registratore. E un altro errore, questa volta fatale: erano a volto scoperto. Le telecamere a circuito chiuso della farmacia li hanno ripresi in pieno viso. Hanno quindi proseguito verso il Cin Cin Bar, all’incrocio tra la via Circonvallazione e la provinciale 104 in direzione Borgolavezzaro. Qui altro chiasso nel tentativo di entrare. Questa volta qualcuno sente. Un vicino allarmato riesce a farli scappare, chiamando i carabinieri. Nella stessa notte hanno provato anche con la baita del parco dei Tre Laghi. Funge anche da Bar per i visitatori. Ora però non è in attività, e la cassa era vuota. Questo i tre malviventi non lo sapevano. Dopo aver tentato invano di entrare dalla porta hanno scelto nuovamente le maniere forti. Brandendo un estintore sono facilmente riusciti a distruggere gli infissi. Ma una volta dentro si sono dovuti accontentare. Il malloppo si è ridotto a qualche bibita riservata agli Amici del parco. Una volta fuggiti in auto non è dovuto passare molto tempo perché le indagini portassero alla cattura. Le registrazioni della farmacia sono state provvidenziali per riconoscerli. Dopo l’ultima di latitanza sono stati presi.
Un inseguimento in macchina che è terminato con un’ultima disperata corsa a piedi per le campagne. Non c’è stato niente da fare, la collaborazione congiunta di forze dell’ordine lombarde e piemontesi ha portato al loro fermo. Ad arrestarli sono stati i carabinieri della Stazione di Trecate e Vespolate, con la Polizia Locale di Trecate. Ma nelle ricerche hanno contribuito tutte le forze dei comuni coinvolti nelle vicende. Non è stato poi così semplice, visto che due di questi risultano senza fissa dimora. Prima bisognava trovarli. Tutto farebbe presumere che più che di aspiranti Lupin si trattasse di ladri per necessità. Più che le modeste somme rubate, i veri danni sono stati quelli causati agli infissi.

Gabriele Tocchio