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CASSOLNOVO - Concussione continuata , falso in atto pubblico, indebita induzione a dare o promettere utilità ed atti persecutori in danno di un collega: con queste accuse il comandante della Polizia locale di Cassolnovo e il suo vice sono finiti ai domiciliari. Questa mattina, al termine di una articolata attività d'indagine diretta dal sostituto procuratore Paolo Mazza, i carabinieri della sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Pavia, unitamente ai colleghi della sezione Operativa della Compagnia di Vigevano ,hanno dato esecuzione alle due ordinanze applicative di misure cautelari. 

Le indagini hanno preso le mosse dalla denuncia querela sporta dalla madre di un adolescente presso gli uffici della Sezione di PG Carabinieri di Pavia, e si sono sviluppate con l'assunzione di testimonianze di persone informate sui fatti, con acquisizioni documentali ed anche con il ricorso ad intercettazioni telefoniche. La vicenda riguarda procedure del tutto anomale ed arbitrarie adottate in relazione al fermo di due motociclette da cross.

(notizia in aggiornamento)