Non è un sogno né una fiction: Andrea Sempio ha scaricato l’avvocato Massimo Lovati
GARLASCO – L’ennesima pagina di una telenovela che oscilla tra il tragico (la morte di Chiara Poggi, la condanna del fidanzato, la recente riapertura del caso) e l’inverosimile questa volta vira, decisamente, sul secondo contesto. Ieri Andrea Sempio, 37 anni, indagato per omicidio in concorso, ha deciso di revocare il mandato al suo avvocato storico, Massimo Lovati. Continuerà a difenderlo invece Angela Taccia, che sarà affiancata da un’altra figura professionale ancora da stabilire. La scelta era nell’aria da giorni. Probabilmente hanno influito le ultime apparizioni in tv del legale ma soprattutto le esternazioni rese al programma televisivo “Falsissimo” di Fabrizio Corona. Il procuratore capo della Procura di Pavia, Fabio Napoleone, di solito molto sobrio nelle esternazioni a mezzo stampa, aveva addirittura mandato un comunicato in cui “smentiva categoricamente” quanto detto da Lovati (avvocato vigevanese di grandissima esperienza), ossia che la riapertura dell’inchiesta sarebbe stata un’iniziativa del procuratore aggiunto Stefano Civardi. “Il procedimento penale relativo alla vicenda dell’omicidio di Chiara Poggi – sottolineava la Procura – ha avuto impulso con il deposito da parte della difesa della persona condannata, Alberto Stasi, di una relazione in materia di genetica forense nel 2023, anno in cui il dottor Civardi svolgeva il proprio servizio presso la Procura della Repubblica di Milano. Nel 2023 la Procura di Pavia ha incaricato il Dipartimento di Genetica Forense dell’Università di Pavia di svolgere accertamenti tecnici ripetibili. Successivamente, «in data 14 febbraio 2024, è stata depositata richiesta di riapertura indagini a firma del procuratore dottor Fabio Napoleone e dei sostituti assegnati dottor Andrea Zanoncelli e dottoressa Valentina De Stefano”. La coassegnazione del fascicolo al procuratore aggiunto Civardi, insediatosi a Pavia nel febbraio 2024, è avvenuta soltanto in un secondo momento. “Ciò rilevato – conclude la Procura – quanto affermato dall’avvocato Lovati risulta oggettivamente destituito di ogni fondamento”. Lovati, incauto durante l’ospitata da Corona, aveva poi chiarito quanto segue. “In estate lui mi aveva detto che voleva realizzare una serie televisiva con personaggi di fantasia. Mi diceva “adesso non vanno più di moda Fedez, la Ferragni, Belen, ma personaggi come te o De Rensis”. Doveva essere una sorta di fiction con protagonista un certo “Gerry la rana” nei panni di un avvocato senza scrupoli, sopra le righe, faccendiere, dedito all’alcol e al gioco d’azzardo. Non è che l’idea mi convincesse del tutto, ma ho detto proviamo. Lui mi diceva “tu sei il personaggio principale”. “Sei Gerry la rana” e comincia a riprendere casa, il letto, il frigo vuoto. È stato da me fino alle sei del mattino. Abbiamo bevuto tanto, e lui mi faceva bere sempre più. Diceva: “Vai a ruota libera”, “di’ quello che vuoi”, “usa parole volgari perché quello era il personaggio”. “Tanto poi faccio taglia e cuci ed elimino i nomi”. E invece...”.