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LOMELLINA - La settimana scorsa il frate francescano Brice Di Dio ha percorso il tratto lomellino della medievale Via Francigena in direzione Vercelli: il 25enne pellegrino francese è in cammino con l’asino Esperance e il chihuahua Stitch. 
Dopo tre anni in clausura, dall’anno scorso il frate è in viaggio “nel solco dei pellegrini medievali sui cammini della Fede”. 
Dopo aver sostato nelle Case del pellegrino di Garlasco e di Tromello, frate Brice ha attraversato Mortara e ha raggiunto l’Ospitale di San Terenziano a Nicorvo. 
“Il giovane religioso – spiega Maria Grazia Boverio, una delle volontarie dell’Ospitale – ha trovato fieno e acqua fresca per i suoi animali compagni del pellegrinaggio. Alla «Caffetteria dell’Ortica» ha chiesto solo verdura e un provvidenziale cliente è andato di corsa a casa a preparargli una grande ciotola con pomodori, cetrioli e cipolle”. A Nicorvo il gatto Pistacchio, mascotte dei pellegrini di mezza Europa, ha percepito l’amore verso gli animali del giovane frate francescano. “Gli si è piazzato in grembo beandosi delle sue carezze – prosegue Boverio – Verso sera abbiamo portato altro fieno a Esperance, che ha anche beneficiato di una bella “manicure e pedicure” agli zoccoli da parte di una persona esperta”. Frate Brice ha recitato i Vespri nel santuario della Madonnina del Patrocinio e, il giorno dopo, è ripartito prima dell’alba diretto a Vercelli. “Il giovane frate cerca un posto per pernottare che possa accogliere anche l’asinello e il cagnolino – conclude Maria Grazia Boverio – Fra l’altro, gli si sono anche rotti i sandali: magari lungo il cammino qualcuno riesce a procurargliene un paio”.
La storia del giovane francescano era iniziata il 9 aprile 2023 da Puy en Velay, nell’Alta Loira francese, da cui parte una delle strade del Cammino di Santiago. 
Frate Brice ha viaggiato a piedi per dieci Paesi, per circa 15mila chilometri, fino ad arrivare nel gennaio scorso a Roma, dove il 24 dicembre aveva avuto inizio il Giubileo. 
Ma la sua meta finale, dove spera di arrivare nei prossimi mesi, è la “Gerusalemme celeste, la città del Dio vivente”.

Umberto De Agostino