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SANT’ANGELO – La nona edizione de «Il salotto del libro» si prepara a mettersi comoda nella consueta cornice del teatro degli Agricoltori a Sant’Angelo. 
L’iniziativa culturale che negli anni ha visto avvicendarsi le più grandi firme del panorama culturale italiano per l’edizione 2025 che si terrà sabato 7 giugno alle 18 propone un doppio appuntamento tra politica, cultura e attualità.
Ospiti a Sant’Angelo saranno Roberto Formigoni e Gabriele Albertini. Duo politici di peso che hanno segnato una stagione probabilmente irripetibile per Milano e per la Lombardia. Formigoni e Albertini dialogheranno con Vittorio Testa, direttore de L’informatore Lomellino, sul “Miracolo Milano”. Non è solo un libro, è una storia di una rinascita dopo gli anni bui di Tangentopoli. 
Poi sarà la volta del terzetto della Fondazione Einaudi: il padrone di casa Matteo Grossi interverrà con Davide Giacalone e Giuseppe Benedetto per la presentazione del volume “Massa non-massa. Riflessioni sul liberalismo e la democrazia”. Un libro attuale, permanente. Nonostante la sua pubblicazione nel 1962,  aiuta a capire meglio il presente e a cogliere la permanenza di molte riflessioni. È in nome della libertà che anche gli avversari di Malagodi – che per lui (e non solo) sono indubbiamente i fascisti e i comunisti – devono avere libertà di parola e organizzazione. Se fossero loro negate si sarebbe divenuti come loro, con la pretesa di combatterli. Se fossero loro negate sarebbero cancellate anche quelle di tutti gli altri. Ma, affermate queste libertà, si deve lottare, senza sosta e senza sconti, per contrastare gli avversari. Fermo restando, ricorda Malagodi, che il mondo, quello della libertà e della democrazia, esclude che esista un equilibrio perfetto e immodificabile, ma è un continuo succedersi di approssimazioni, in un costante confronto dialettico fra idee e interessi. Possibile, in un Mondo così messo e in un’Italia con questa storia, poter far prevalere idee di libertà, liberalismo e liberaldemocrazia? Se la risposta non fosse positiva, né Malagodi né altri come lui, avrebbero mai dedicato la vita alla politica. Credeva e credevano che fosse possibile.
“Questo è un appuntamento ormai irrinunciabile. – commenta il sindaco Matteo Grossi – Da sempre abbiamo creduto in questo progetto culturale e abbiamo dimostrato che i piccoli paesi non sono certo paesi… piccoli. Negli anni abbiamo trattato le tematiche più varie, dallo sport all’alimentazione, ma a farla da padrone è quasi sempre la politica. Questo perché la politica segni inevitabilmente il nostro quotidiano e con questo tipo di appuntamenti vogliamo avvicinare la gente alla politica, volgiamo stimolare la loro curiosità e la loro attenzione. Lo facciamo anche per risvegliare le singole coscienze, affinché ognuno possa dare il proprio contributo nella gestione della cosa pubblica”. Insomma, delegare non basta. Prima di ogni cosa, bisogna iniziare a capire.