Niente «Conte di Montecristo», per Andrea Ceffa il ritorno è «soft» e non promette vendette politiche. Almeno per il momento

VIGEVANO - E’ ufficialmente tornato dopo 6 mesi ai domiciliari. Si rimette al lavoro e riparte sui tanti temi rimasti in sospeso. E lo farà con questa giunta. Andrea Ceffa, sindaco di Vigevano riparte ha annunciato nel corso di una conferenza stampa tenutasi ieri in aula consigliare i prossimi passi da compiere: “Riparto dai temi rimasti in sospeso – annuncia il sindaco che dalla scorsa settimana è uscito dai domiciliari – tra cui l’acquisto del castello dal Demanio. Ci sono le asfaltature e le strade da sistemare, lo faremo con i soldi che avremo dall’avanzo di bilancio. Soprattutto farò questo con l’attuale giunta. Al momento resto senza deleghe, anche perché rispetto chi ha lavorato per il bene di Vigevano anche durante la mia assenza”.
Dunque, dove eravamo rimasti? Andrea Ceffa sembra quasi far sua la celebre frase pronunciata da Enzo Tortora quando, il 20 febbraio 1987, riprese “Portobello” dopo 4 anni di stop per vicende giudiziarie.
Il ritorno di Ceffa è soft, quasi in punta di piedi. Insomma, chi aveva pronosticato l’ennesimo rimpasto all’interno dell’amministrazione con il ritorno di Ceffa, rimane di fatto deluso. Almeno per ora. Le deleghe di Ceffa per il momento rimangono al vicesindaco Marzia Segù. L’estate sarà la stagione dedicata alla rigenerazione urbana, con tutti i progetti legati a Vigevano.Inc che saranno portati avanti per mezzo dei fondi Pnrr: “Avremo tempo fino al 2026, siamo ampiamente dentro la tabella di marcia – fa sapere il primo cittadino – tutti i cantieri sono a buon punto, grazie al lavoro degli uffici che non sono mai rimasti fermi e di questo non posso fare altro che ringraziare tutto il personale comunale, che non ha mai e sottolineo mai smesso di lavorare”. Non dovrebbe mancare molto all’assegnazione dei lavori per la realizzazione di un bosco didattico nell’area in cui sorgeva l’ex Fateci Spazio, inoltre c’è in ballo anche il discorso legato alle biblioteche civiche nella ex Braidense. Inoltre Ceffa non ha dimenticato e non ha accantonato il progetto del nuovo ospedale, ma di questo dovrà discuterne anche con i sindaci del territorio lomellino.
Edoardo Varese