Login / Abbonati

“Il voto è la nostra rivolta”. Con questo slogan prende il via sabato 12 aprile la campagna referendaria 2025, promossa dalla Cgil e sostenuta da un ampio fronte sociale e politico, per portare al voto l’8 e 9 giugno cinque quesiti referendari centrati su lavoro, diritti, cittadinanza e dignità. Anche la Lomellina risponde positivamente alla campagna. A Mortara, l’appuntamento è alle ore 10 davanti alla Chiesa di Santa Croce per un presidio informativo che coinvolgerà cittadini, militanti sindacali e attivisti. A Pavia, invece, l’iniziativa prenderà forma nel pomeriggio, alle ore 17 presso i Giardini Malaspina in Piazza Petrarca: un momento pubblico di confronto tra Massimiliano Farrell, giornalista, e Fabio Catalano, segretario generale Cgil Pavia, seguito da musica dal vivo con Bataquaerch e Marco Scipione. I quesiti referendari mirano a ribaltare alcune delle norme che negli ultimi anni hanno alimentato precarietà e insicurezza sociale: l’abolizione dei contratti precari, per contrastare l’abuso di contratti a termine e rilanciare l’occupazione stabile; il ripristino dell’articolo 18, contro i licenziamenti ingiustificati, per garantire la reintegrazione dei lavoratori; le responsabilità del datore di lavoro negli appalti, per evitare che la sicurezza venga scaricata sugli anelli più deboli della catena; l’abrogazione del lavoro occasionale, ovvero i voucher, per combattere il lavoro grigio e sottopagato; infine, la riduzione dei tempi per ottenere la cittadinanza, per garantire diritti a chi vive e lavora in Italia da anni. “In un’Italia segnata da anni di politiche neoliberiste, questi referendum sono un’occasione concreta per invertire la rotta – spiega Fabio Catalano, segretario generale della Cgil Pavia – parliamo di temi fondamentali: lavoro stabile, sicurezza, diritti civili. Non si può restare a guardare”. L’obiettivo del movimento referendario è chiaro: portare milioni di cittadini alle urne, riattivare la partecipazione democratica, dare un segnale forte a chi governa. E il messaggio del comitato è limpido: l’8 e 9 giugno si vota cinque volte Sì, per un Paese più giusto.  

Massimiliano Farrell