Le strade tra buche, camion e rifiuti. Matteo Grossi stronca la Provincia e l’Anas

SANT’ANGELO – “Vista, provata e subita l’incapacità dell’amministrazione provinciale, candido Sant’Angelo al passaggio del prossimo Giro d’Italia”.
La strada è un colabrodo, ma questo di sapeva, ora però sono spuntati anche cumuli di rifiuti. Il sindaco Matteo Grossi non ci sta e va all’attacco dell’amministrazione provinciale e di Anas. Dalla provocazione di ospitare la carovana rosa, nella speranza di farsi riasfaltare le strade, il sindaco sferra l’attacco pesante al presidente della Provincia, il leghista Giovanni Palli: “È evidente che non ha le capacità per amministrare, la sua fortuna è la legge elettorale che non fa votare i cittadini. – tuona Grossi – La presenza alle sagre, ai tagli dei nastri e tra le due ruote della Milano – Sanremo, lo rende più influencer e meno responsabile di una provincia”.
Quella di Grossi è una bocciatura totale, figlia di una lotta che il sindaco di Sant’Angelo porta avanti da anni. Precisamente dal 2022, quando Matteo Grossi aveva messo nel mirino i camion superiori alle 25 tonnellate. Al momento i camion provenienti da Mortara sono costretti a transitare da Sant’Angelo per poter prendere la via di Alessandria e Casale Monferrato (verso la A26 Voltri – Sempione) evitando così Castello d’Agogna, in quanto il ponte sul torrente Agogna è ancora interdetto ai mezzi pesanti.
Inoltre, gli autisti da piede pesante, tendono sistematicamente ad ignorare il limite dei 30 chilometri orari fissato in centro paese: dal danneggiamento infrastrutturale si andrebbe così a configurare un rischio reale per la sicurezza di pedoni, ciclisti e automobilisti. In una missiva inviata nel novembre 2022 all’amministrazione provinciale, Matteo Grossi faceva presente quanto era necessaria la riasfaltatura nel tratto santangelese della 596 tra l’incrocio per Robbio e quello della strada per Ceretto.
“Tale tratto risulta ammalorato per cedimento fognatura e zona tombini a causa del passaggio di autoarticolati che risulta pericoloso poiché nella zona sono presenti marciapiedi pedonali e attraversamenti per il raggiungimento della scuola dell’Infanzia, di attività commerciali, studio medico, fermate autobus, viale del cimitero. - si legge nella missiva - I residenti della via lamentano, inoltre, la formazione di crepe nelle loro abitazioni. Sulla strada provinciale è già stato imposto il limite di 30 km. orari che viene quasi sempre disatteso”.
Nulla di fatto.
Nel giugno del 2023 il Comune di Sant’Angelo è tornato a scrivere alla Provincia ribadendo i concetti già chiaramente espressi sette mesi prima.
Risultato? Nulla di fatto.
“Chiediamo prima di tutto una equa distribuzione dei denari per gli asfalti. – commenta Matteo Grossi – Chiederemo anche una verifica sul ponte di Castello d’Agogna, dopo tre anni abbiamo ragione nel chiedere alla Provincia di mettere un impianto semaforico per far transitare i camion e il traffico a senso unico alternato. E su questo punto vorrei sapere se esistono giustificazioni per non farlo. Le rendano pubbliche. Alla fine, da sindaco, devo dare risposte ai miei cittadini. Il problema è che io non ho risposte dalla Provincia e non ho voglia di dire bugie ai miei abitanti. Non l’ho mai fatto”.
Oggi Grossi riprende carta e penna e scrive a Provincia e Anas per segnalare la montagna di rifiuti sulla 596 tra Ceretto e Sant’Angelo.
Risultato? È ancora tutto lì. O peggio, i rifiuti aumentano.
“Vedere le istituzioni provinciali e regionali sempre presenti a inaugurare ogni cosa che nasce mi fa venire la pelle d’oca. – conclude – Soprattutto quando non producono risultati. E la nostra Provincia è forse quella più improduttiva”.