Pericoloso e inaffidabile nel servizio pubblico Ceffa resta in carcere, il Gip respinge la richiesta di revoca

VIGEVANO - “Spiccata pericolosità sociale, totalmente inaffidabile nella gestione di qualsiasi incarico o servizio pubblico”. Con questa motivazione il Gip di Pavia Luigi Riganti nella giornata di lunedì 24 marzo ha respinto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari di Andrea Ceffa presentata dal suo legale Luca Angeleri lo scorso 15 marzo. Nel documento fatto arrivare all’avvocato Angeleri si evince che “i domiciliari rappresentano l’unica misura idonea e adeguata a fronteggiare il rischio di recidiva e di inquinamento probatorio”. Il legale Angeleri annuncia il ricorso al Riesame ma le motivazioni sostenute dal Tribunale di Pavia sono pesantissime. E naturalmente non passeranno di certo inosservate, soprattutto agli occhi delle istituzioni e della politica locale. Le indagini sulla vicenda esplosa il 28 novembre 2024 sono state chiuse dalla Procura il 28 febbraio scorso, con l’avviso relativo notificato a otto persone, tra cui esponenti politici ed ex dirigenti di Asm Vigevano e Lomellina. Oltre a Ceffa, sono coinvolti Roberta Giacometti, ex consigliera comunale, Veronica Passarella, ex amministratrice di Asm, Alessandro Gabbi, ex direttore amministrativo, e Matteo Ciceri, ex amministratore di Vigevano Distribuzione Gas. Inizialmente arrestati, tutti hanno ottenuto la revoca della custodia cautelare dopo le dimissioni dai rispettivi incarichi. Il legale del sindaco già nelle scorse settimane aveva sottolineato come l’equilibrio politico in consiglio fosse ormai cambiato, rendendo superato il presupposto del Riesame per mantenere la misura cautelare. Non era la prima mossa in tal senso che veniva effettuata dalla difesa di Ceffa, che già a dicembre aveva richiesto la fine del provvedimento per il sindaco: tuttavia, il tribunale del Riesame ai tempi aveva motivato la conferma degli arresti con la gravità degli indizi, il rischio di inquinamento probatorio e la possibile reiterazione del reato. Attualmente, la maggioranza a sostegno dell’amministrazione è sensibilmente diversa rispetto a quella del novembre scorso. Dopo settimane di serrate trattative, da qualche tempo Forza Italia Ppe è entrata in maggioranza, portando in dote i suoi tre consiglieri comunali (due dei quali, Giulio Onori e Rimma Garifullina, già avevano fatto parte delle forze di governo, essendo stati eletti con la Lega). Gli azzurri, a dicembre, ancora dagli scranni della minoranza avevano abbandonato l’aula al momento di votare il bilancio, consentendo così al provvedimento di passare in consiglio comunale e salvando de facto l’amministrazione. Un gesto fatto su “imbeccata” dei piani alti del partito, anche perché all’epoca i toni espressi, almeno a parole, dal gruppo consigliare sembravano assai poco concilianti. Divergenze evidentemente appianate: la maggioranza, inoltre, ha registrato il passaggio dei membri dell’altra Forza Italia (Alessandro Rubino, Mattia Reina e l’assessore Omar Soresina, ma non la vice sindaco Marzia Segù) in Noi Moderati. Cambiata anche la squadra di assessori, con l’uscita di tutta la squadra leghista (Nunzia Alessandrino, Brunella Avalle e Riccardo Ghia) e l’ingresso al loro posto del forzista Massimo Boccalari e dei due tecnici Roberta Motta e Silvana Pillera. La Lega, che mantiene il presidente del consiglio Claudio Vese, ha comunque garantito la permanenza in maggioranza e il sostegno alla compagine di governo.
Edoardo Varese