Vigevano, ponte sul Ticino: aggiudicato l’appalto per i raccordi stradali

VIGEVANO - Dopo cinque mesi è stato aggiudicato l’appalto per la realizzazione della viabilità di raccordo con il nuovo ponte sul Ticino. Nel pomeriggio di mercoledì 5 marzo sull’albo pretorio della Provincia di Pavia è stato pubblicato il documento che conferisce l’incarico per la costruzione delle strade di collegamento al viadotto: a vincere il bando il raggruppamento di imprese formato dalla Civelli Costruzioni di Gavirate, dalla Giudici Spa di Rogno e dalla Nuove Iniziative di Milano, con un’offerta di 6 milioni e 460mila euro. Una nomina attesa da tempo: il bando, dopo mesi di incognite sulla sua realizzazione, era stato indetto a settembre, con la chiusura decretata per il 10 ottobre scorso. Da lì, si sarebbe dovuto attendere un mese per avere il nome dell’azienda esecutrice dei lavori: ma, fino all’altro giorno, tutto taceva da Piazza Italia a causa di un lungo iter burocratico. Ora dal via ai lavori, le aziende vincitrici avranno un anno di tempo per completare il cantiere. Nei giorni scorsi a denunciare il ritardo era stato Alessio Bertucci, consigliere comunale a Vigevano tra le fila del Pd e, in consiglio provinciale, esponente della lista La casa dei comuni: “Dal 10 ottobre 2024 stiamo attendendo il risultato del bando indetto dalla Provincia. Chi se l’è aggiudicato? È una domanda che ci stiamo facendo non solo noi “addetti ai lavori”, ma soprattutto tutti i vigevanesi e lomellini che ogni giorno vedono questa costruzione e non la possono utilizzare”. Quella del nuovo ponte sul Ticino d’altra parte sembra essere una storia fatta di ritardi, lungaggini e imprevisti. A partire dalla sua edificazione: dalla posa della prima pietra nel 2011 è occorso attendere il novembre 2023 per vedere il ponte terminato. Dodici anni nei quali è successo letteralmente di tutto: dopo il fallimento di due aziende e il licenziamento della Polese a inizio 2019, piazza Italia ci ha messo due anni (anche a causa della pandemia) per individuare la ditta per completare il collegamento (rimasto “monco” di una ventina di metri), appalto poi andato al Consorzio Pangea. Nel novembre del 2023, finalmente l’ultimo collaudo. Una telenovela che ha avuto un sequel, o più che altro uno spin-off: perché a viadotto concluso, si è poi passati alla parte burocratica, con la Provincia che ha annunciato e poi rimandato per mesi la redazione del bando per la realizzazione delle strade di raccordo. “È un bando complesso” l’unica motivazione, piuttosto vaga, che trapelava da piazza Italia. Lo stallo si è poi sbloccato in estate, complici anche ripetuti solleciti da parte dell’amministrazione ducale.
Edoardo Varese