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MORTARA - “Un mortarese a Sanremo…” e il “Toto Sanremo del Civico.17” . Attesa trepidante, ormai i giorni si contano sulle dita delle mani per il festival di Sanremo. Per non sbagliare, quest’anno il Civico.17 ha pensato di dedicare un incontro, il 12 febbraio alle 16, della rassegna di cultura locale “Conosci davvero la tua terra proprio al grande spettacolo dell’Ariston che tiene milioni di spettatori ogni anno incollati allo schermo del loro televisore. E per parlarne non poteva che invitare Sergio Santini, che di Sanremo ne ha macinati nel corso degli anni. Già lo scorso anno, infatti, aveva dedicato un incontro alla biografia di Raffaella Carrà e, soprattutto, degli aneddoti personali che avevano a che fare proprio con la grande cantante. “Racconterò com’è nata la mia esperienza – spiega Sergio Santini – che mi ha portato a vivere il festival da decenni.  Ricordi e aneddoti saranno i piatti principali che servirò agli uditori, conditi con qualche racconto sui cantanti che ho avuto il piacere di conoscere all’Ariston. Insomma, un racconto delle mie esperienze delle varie settimane di festival, che sono sempre state ricche e intense”. Tra gli aneddoti di Santini ce n’è uno, che ha voluto anticipare, che riguarda Toto Cotugno. Ricordiamo che Santini (con lo pseudonimo Sergio Ranieri) era uno dei cavalieri della mitica Radio stereo Mortara, una radio indipendente che sicuramente per i mortaresi è fonte di bei ricordi. “Ero andato a fare un’intervista a Cotugno – prosegue – e il suo agente mi aveva dato appuntamento a una data ora nell’hotel in cui risiedeva. Non so se per un errore di comunicazione o una svista, insieme a me si era presentata una giornalista di Italia 1. Quando però l’agente venne per chiamare, scelse me. Toto mi spiegò che non avesse tanta voglia di parlare con lei, perché ‘sicuramente la vostra radio trasmette le mie canzoni, loro non lo fanno’. Che dire, ero onorato…”. Un altro aneddoto riguarda il compianto Gigi Proietti. Santini si trovava con alcuni suoi colleghi nel solito ristorante pizzeria dove si trovavano a cenare. A un certo punto entrò il grande attore romano, li riconobbe si avvicinò e disse: “C’è qualcosa che non va da queste parti”. “Sul tavolo avevamo solo aranciata e acqua – spiega Santini – e di vino non ce n’era. L’aveva detto in un modo molto simpatico e affabile. Quando gli artisti sono tanto grandi è sempre disarmante vedere la loro semplicità nei modi”. La seconda parte del pomeriggio sarà dedicata al “Toto Sanremo”, una sorta di televoto in diretta in compagnia del bibliotecario Max Di Landro. “Sarà difficile fare previsioni – conclude Santini – perché molti dei cantanti in gara non sono abituati alle serate e al palco. Sono artisti da like sui social e quindi nulla è detto fino all’ultimo. Vedremo poi come sarà”. Per chi è amante del festival non si può perdere “Un mortarese a Sanremo… e il “toto Sanremo del Civico.17” mercoledì della prossima settimana alle 16.

Vittorio Orsina