Caso Ast: tutti assolti. Per l’ex sindaco Sala e gli altri imputati assoluzione «piena»

VIGEVANO - “Sono molto contento per l’assoluzione con formula piena del collega Andrea Sala consigliere regionale della Lega eletto in provincia di Pavia ed ex sindaco di Vigevano per due mandati. Si tratta per lui della fine di un incubo durato anni per un processo, quello per la bancarotta di Ast di Vigevano, che evidentemente non si doveva neanche iniziare. Una notizia che conferma la correttezza dell’operato di Sala, che potrà così continuare a dare il suo prezioso contributo e la sua esperienza al gruppo della Lega in Regione Lombardia”. Si è espresso così Alessandro Corbetta capogruppo della Lega in Regione Lombardia in merito all’assoluzione con formula piena dell’ex sindaco di Vigevano e consigliere regionale Andrea Sala. Sala è stato assolto giovedì 9 gennaio in primo grado dal Tribunale di Pavia dall’accusa di bancarotta e dall’accusa di peculato insieme ai vertici di Ast Vigevano. Erano bancarotta fraudolenta e peculato per distrazione i reati contestati ai vertici di Ast Vigevano, il consorzio che gestiva una scuola e alcune attività culturali per conto del Comune. Il pubblico ministero Roberto Valli aveva chiesto per l’ex presidente Massimo Boccalari 2 anni e 9 mesi, per il direttore Alessandro Mazzoli e per l’ex presidente di Fondazione Roncalli Carlo Cavigliani 3 anni e per l’ex sindaco di Vigevano Andrea Sala 3 anni e 4 mesi. Tutto è partito da un consorzio pubblico (Ast Vigevano), che aveva una scuola che produceva utili. Era l’unico ramo con un valore che è stato ceduto alla Fondazione Roncalli, che è un ente privato anche se controllato dal comune. Questa cessione ha concorso al fallimento del consorzio. Il valore della cessione era attorno ai 300mila euro. Pur avendo chiarito in più occasioni che le condotte oggetto del processo non sono state messe in campo per arricchimento personale, il pubblico ministero ha voluto chiedere per ognuno degli imputati circa 3 anni di condanna, perché comunque intercettazioni e testimonianze per l’accusa rendevano evidente come sarebbero stati a conoscenza dello stato di dissesto di Ast e come la cessione a Fondazione Roncalli del Ramo sano avrebbe comportato il fallimento. Messaggi di soddisfazione da parte di esponenti della politica cittadina non sono mancati, con lo stesso Sala che ha voluto “ringraziare tutti per la vicinanza in questo momento difficile per me e per la mia famiglia. Ringrazio tutti coloro che mi sono rimasti vicini”. e.v.