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VIGEVANO - La reazione di Rifondazione comunista all'arresto del sindaco Andrea Ceffa è durissima. Il Prc punta l'indice contro il sottobosco della politica, dove interessi privati e la gestione della cosa pubblica rischiano spesso di andare a braccetto. «Ovviamente sarà compito della Magistratura fare chiarezza su tutta questa vicenda, quello che emerge è un sistema opaco di potere che coinvolge sia le istituzioni che le aziende partecipate che pezzi dell’imprenditoria locale. - questa la nota diffusa dal circolo vigevanese del Prc - Un sistema che non ha nulla a che vedere con il buon governo del fare, tanto caro alla Lega di Salvini, ma assistiamo ad un uso per fini personali delle Istituzioni e dei ruoli che gli amministratori svolgono». «Come Rifondazione Comunista abbiamo sempre svolto la nostra battaglia contro il centrodestra criticando l’attuale giunta del Sindaco Andrea Ceffa in merito alle scelte politiche e di gestione della cosa pubblica. - proseguono gli esponenti di Rifondazione - Non è nel nostro costume fare politica utilizzando fatti giudiziari ma quello che è successo è gravissimo e se si dovesse confermare quello che la Procura di Pavia addebita ad Andrea Ceffa pensiamo che siano inevitabili le sue dimissioni». 

Anche Luca Testoni, Segretario Provinciale Sinistra Italiana, chiede chiarezza in merito ai fatti che hanno sconvolto la politica vigevanese. «Apprendiamo con sgomento dalla stampa locale e nazionale delle misure di custodia cautelare emesse a carico del Sindaco della Città di Vigevano, nonché di una Consigliera Comunale e di tre dirigenti della municipalizzata Asm. - commenta Testoni - Come già avvenuto a Pavia con l'inchiesta "Clean due" di pochi giorni fa, siamo di fronte all'ennesimo episodio riguardante l’accusa di corruzione a carico della Pubblica Amministrazione su questo territorio». «Seppur con il massimo spirito garantista secondo cui ognuno è innocente fino a diversa sentenza, di fronte alla gravità del quadro accusatorio che sta emergendo, la società civile e la classe dirigente non possono permettersi di tacere e di non reagire. - prosegue - Quanto avvenuto, unitamente al caso della presunta sparizione della tredicesima lettera di dimissioni di un Consigliere Comunale avvenuta nel novembre del 2022, caso su cui chiediamo nuovamente che sia fatta chiarezza, implica la necessità di un’immediata presa di responsabilità politica e dunque delle immediate dimissioni del Primo Cittadino vigevanese, con il conseguente ritorno alle urne alla prima data utile».