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VIGEVANO – È tra i sei enotecari più bravi d’Italia e potrebbe anche diventare il migliore. Non lo afferma lui, lo certifica la sua partecipazione al concorso a cadenza annuale “Miglior enotecario d’Italia”. Matteo Bertelà, 28 anni, gestore di una bottega enogastronomica a Vigevano, "Metodo Froma", sogna la vittoria. Lo saprà soltanto dopo il 29 maggio.
La gara è organizzata da Aepi (Associazione enotecari professionisti italiani) in collaborazione con Vinarius (Associazione enoteche italiane) e con il patrocinio del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste ed è la prima competizione italiana per questa categoria professionale.
“Ho ricevuto – spiega il vigevanese – la modulistica, ho deciso di partecipare. La scrematura dei concorrenti è arrivata con un test, 14 domande su situazioni varie che possono capitare in enoteca che dimostrano la tua conoscenza teorica del mondo dei vini, senza poter barare. La semifinale della categoria “con mescita”, la mia, è stata ad aprile. La prova era con lo stesso approccio, ma con domande molto più complesse. Anche se perdessi, nella top 10 ci sono arrivato. Ho ancora più consapevolezza dei miei mezzi”.
Concorrerà anche per il titolo di "Miglior enotecario d’Italia" under 30. Bertelà, giovane ambiziosissimo, aveva anche partecipato alla penultima edizione di Masterchef, sfiorando la top 20. 
La sfida per i sei posti in finale del concorso "Miglior enotecario d’Italia" si è svolta lo scorso 28 marzo e la giuria, capitanata da Stefano Caffarri, ha scelto i migliori valutando le loro competenze teoriche e tecniche.
I finalisti si sfideranno per i due titoli in palio, uno per la categoria Enoteche con mescita e l’altro per le Bottiglierie per asporto, a fine maggio nella finale in presenza a Roma, sono reduci da un viaggio ad Epernay, ospiti del Comitè champagne dal 14 al 17 maggio.
La scorsa settimana, Matteo Bertelà e gli altri cinque finalisti sono stati ospiti del Comitè per uno stage dedicato all’approfondimento e alla formazione sullo champagne. Gli enotecari hanno vissuto un’esperienza intensa, con un programma fittissimo oltre che di livello. Sono stati catapultati nel mondo e nella filosofia di alcuni dei miti viventi delle bollicine più famose al mondo. Il Comitè ha selezionato per i sei enotecari una serie di esperienze che hanno spaziato dalle grandi maison ai piccoli vigneron. 
Gaston Chiquet, Bollinger, Palmer, Eric Rodez, Philipponnat e Ruinart sono state le maison oggetto della visita, oltre alla Boutique Trésors de Champagne, punto di rappresentanza, degustazione, vendita di 28 piccoli produttori che rappresentano la classica “azienda verticale”, dove si coltiva, si vinifica, si imbottiglia e si vende. 

Davide Maniaci