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Come il migliore James Bond, l’agente Zero Zero Sergio non svela fino in fondo i suoi piani. Ma la missione, quella sì, è la stessa da quasi quarant’anni: Sergio Santini, in arte “Sergio Ranieri”, vuole riportare la bella canzone italiana al centro del Festival di Sanremo e riposizionare la musica sul palco dell’Ariston, troppo spesso relegata dietro le quinte, in favore degli ospiti internazionali e di approfondimenti politici che con la musica c’entrano poco o nulla. Per farlo potrebbe anche raggiungere di persona la Riviera, come non accade da anni. Sergio Santini era e, se Radio Mortara ci fosse ancora, sarebbe sicuramente ancora il re indiscusso degli inviati speciali di Rtm al Festival della canzone italiana. Lui che, bancario di professione ma profondo conoscitore della musica e amante della canzone italiana di ogni epoca, un vincitore del Festival lo aveva addirittura annunciato ai radioascoltatori prima di tutti, prima della Rai. “Era l’edizione del 1995 - ricorda Sergio Ranieri, suo nome di battaglia per i collegamenti in diretta da Sanremo con Radio Mortara - e avevo stretto amicizia con una giornalista, amica speciale di un tecnico della produzione. Noi inviati all’epoca eravamo tutti riuniti nel Salone delle feste. Proprio nella serata finale, in attesa del nome del vincitore, questo conoscente fa capolino e con le mani indica un numero. Capii al volo che si riferiva al numero di un concorrente ed era quello corrispondente a Giorgia. Lo annunciai immediatamente alla radio, ai tempi eravamo davvero una squadra forte, di appassionati di musica come me e Marko Facchinotti”. Così sulle frequenze di 99.300 gli ascoltatori di Rtm Radio Mortara scoprirono per primi che “Come saprei” di Giorgia sarebbe stata di lì a poco annunciata come canzone vincitrice. “E così è stato, - conferma Sergio Ranieri, che ha scelto lo pseudonimo in onore di un altro grande della musica, Claudio Ranieri - ma tra gli aneddoti curiosi nelle mie cinque edizioni da inviato speciale per la radio, ricordo quella volta che inseguii Raffaella Carrà per salutarla. Io conoscevo il fratello, ma lei pensò che io fossi un fan scatenato, invece volevo solo stringerle la mano e si mise a correre”. A proposito di strette “Quella di Gianni Morandi - svela - è eccezionalmente vigorosa. Mi fece male. Chi vince? Dico Ultimo, ma occhio anche a Marco Mengoni. Il vincitore è tra questi due”. 

Riccardo Carena