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Sono giunti da pochissimo all’associazione “MiciAmici” cinque cuccioli di cane di media taglia, tre maschi e due femmine, che aspettano di essere adottati, con una certa urgenza. Hanno quattro mesi. ‘’Ce lo hanno detto due settimane fa – spiega Riccardo Maiocchi, dell’associazione – ma sono stati trovati poco prima di Natale. Così ci hanno riferito. Li abbiamo recuperati grazie all’aiuto di Zampette felici. I cuccioli che ormai abbiamo alla Medaglia sono tantissimi, facciamo molta fatica. In questo ultimo periodo siamo diventati trasparenti per le adozioni. Nessuno viene più a prendere animali, in compenso ne vediamo molti arrivare’’. In tre giorni sono arrivati nove gatti ‘rifiutati’. I volontari di MiciAmici hanno anche trovato una cucciolata, recapitata però al terzo piano di un palazzo.
‘’Due di questi gatti sono stati rifiutati – illustra - perché i bambini sono diventati allergici. Un altro problema, inoltre, che dobbiamo affrontare con una certa urgenza riguarda le sterilizzazioni. Come è appena capitato, abbiamo dovuto prendere una gatta da un privato, farla sterilizzare via Ats, perché noi possiamo passare attraverso questo canale, e ridarla indietro, con i costi a nostre spese’’. Un brutto periodo per i rientri. Lo scorso fine settimana sono tornati tre cani. ‘’Uno – spiega Riccardo Maiocchi – continua a scappare e non lo vogliono più. Uno di otto mesi lo ridanno perché pesa troppo rispetto a quanto si aspettassero e dicono che morde i bambini; l’altro perché chi lo accudiva ha cambiato lavoro e non riesce più a gestirlo’’. Non è solo una questione di finanza. I volontari devono affrontare delle situazioni di disagio, nel vedere animali soffrire e abbandonati a un contesto che non è più quello a cui erano abituati. Soffrono, piangono, non mangiano.
‘’Abbiamo anche una bellissima Sabrina – spiega Riccardo Maiocchi – che ha ormai sei mesi, ma nessuno la vuole prendere. Non va, non va, non va. Stiamo aspettando con ansia che qualcuno la adotti. Nel frattempo facciamo quello che possiamo. Il numero di ospiti comincia a diventare alto. Solo i gatti sono novanta".

Vittorio Orsina