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ROMA – Sarebbe orgoglioso anche Gioan Brera. Ad aggiudicarsi il premio “Vinarius al territorio”, giunto ormai alla sua nona edizione, è il territorio pavese. Lo ha comunicato lunedì scorso, 16 gennaio, il presidente di Vinarius, Andrea Terraneo, durante la cerimonia tenutasi nella suggestiva cornice della sala Caduti di Nassirya di Palazzo Madama, a Roma, durante la quale è intervenuto anche il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio. 
Ogni due anni Vinarius, l’associazione che riunisce le enoteche dello Stivale, seleziona infatti un territorio italiano in cui è presente una spiccata vocazione vitivinicola, un rilevante paniere agroalimentare ma anche una grande attenzione nei confronti delle tematiche legate alla sostenibilità ambientale, alla valorizzazione delle tradizioni, della storia e all’accoglienza enoturistica. 
E Brera, “il gran pavese”, amante del Barbacarlo e cantore della pacciada, sarebbe orgoglioso di vedere il suo territorio uscire dalle nebbie della mediocrità per affacciarsi al sole delle eccellenze del Belpaese. Lui, Gioanbrerafucarlo, cresciuto brado o quasi fra boschi, rive e mollenti, “padano di riva e di golena, di boschi e di sabbioni”, saluterebbe il riconoscimento di Vinarius levando il calice in compagnia di una bottiglia nata dalla tenacia, dal sapere e dalla visione di Lino Maga. 
Perché, in fondo, questo è il territorio pavese: un frullatore di culture in cui collina e risaia si fondono per creare una magia di sapori e di saperi. 
Una civiltà antica, quella contadina, che dal Brallo a Cassolnovo, da Confienza a Monticelli Pavese, ha creato solide basi per un rilancio economico improntato a quel turismo (meno di nicchia di quanto si possa erroneamente pensare e sicuramente di qualità) che guarda all’enogastronomia. 
“Il territorio pavese rappresenta un vero esempio di come la combinazione tra vino ed enoturismo possa diventare la chiave di volta per far scoprire un territorio e la sua storia, per questo motivo siamo non solo felici di aver assegnato questo premio, – spiega Andrea Terraneo, presidente di Vinarius – ma anche estremamente onorati di averlo conferito all’interno del palazzo del Senato, segno di come il comparto vinicolo sia sempre più al centro del dialogo tra istituzioni ed esponenti di un settore realmente trainante in Italia”.
Un territorio ricco di storia, arte, tradizioni culinarie quello del pavese e contraddistinto dal saper fare imprenditoriale e artigianale, con circa 58.000 imprese sul territorio provinciale. 
In questo panorama si inserisce il settore vitivinicolo pavese, che trova piena espressione attraverso i vini DOC, DOCG dell’Oltrepò Pavese e IGP Provincia di Pavia. 13.269 ettari vitati, dei quali ben 11.102 iscritti alle diverse denominazioni, che danno vita a vini di qualità, rappresentativi del territorio e della passione dei suoi produttori. 
Peculiarità che rendono questa area viticola tutta da scoprire attraverso i numerosi percorsi enoturistici che lo rendono una meta unica.
“Ricevere questo prestigioso premio al ‘saper fare’ del nostro territorio - afferma il commissario straordinario della Camera di Commercio di Pavia Giovanni Merlino - è un grande onore ed è motivo d’orgoglio il fatto che venga assegnato da imprese che quotidianamente svolgono un ruolo di ambasciatrici dei territori attraverso il racconto del vino come fattore di attrattività e accoglienza. Il merito è dei nostri produttori e di tutte le imprese coinvolte in una filiera agricola, manifatturiera e commerciale che vede nell’Oltrepò Pavese le sue radici naturali. Una grande opportunità per gli operatori locali e per i soggetti associativi e istituzionali che hanno la responsabilità di lavorare uniti affinché la qualità dei vini dell’Oltrepò rappresenti un brand per tutto il territorio della provincia di Pavia”.

Tutta la soddisfazione di Centinaio

ROMA – L’orgoglio del “campanile”. Ma non solo. La soddisfazione con cui Gian Marco Centinaio accoglie la premiazione al territorio pavese da parte di Vinarius è figlia anche del suo impegno diretto a favore del rilancio delle eccellenze della provincia a forma di grappolo d’uva. 
Centinaio, già vicesindaco di Pavia, ministro dell’Agricoltura e poi sottosegretario allo stesso dicastero, è oggi vicepresidente del Senato. Dalle stanze del ministero si è sempre impegnato nella promozione del suo territorio e delle eccellenze che hanno affermato la provincia di Pavia: dal vino al riso, dal salame di Varzi dop all’asparago rosa di Cilavegna, dal salame d’oca di Mortara alla mostarda di Voghera, dalla cipolla rossa di Breme alle offelle. 
“Per me è un doppio piacere ospitare questa cerimonia a Palazzo Madama – aggiunge Gian Marco Centinaio, vicepresidente della “camera alta” – perché contribuisce ad aprire un luogo così solenne a chi ogni giorno lavora per valorizzare il patrimonio vitivinicolo italiano, ma anche per l’orgoglio che provo nel vedere premiato il mio territorio. La convergenza tra il settore enogastronomico e quello turistico può dare un grande impulso all’economia pavese, come a quella di tante altre zone d’Italia, e questo riconoscimento è la dimostrazione che siete già sulla giusta strada”.

L’associazione riunisce 120 enoteche di tutta Italia

Vinarius è l’Associazione delle Enoteche Italiane e rappresenta oltre 120 associati (il cui fatturato totale sfiora i 50 milioni di euro) che coprono l’intero territorio nazionale. L’associazione, oggi presieduta da Andrea Terraneo, è stata fondata nel 1981 ed ha come scopo sociale la promozione, la valorizzazione e la tutela delle enoteche quali attività commerciali specializzati nella proposta del vino di qualità. L’associazione si occupa della formazione dell’enotecario, dei suoi collaboratori e dipendenti, degli aggiornamenti professionali, individuando e attuando tutta una serie di attività che vanno dall’organizzazione di viaggi studio a stage di approfondimento nei vari luoghi di produzione, partecipando attivamente a convegni, mostre, fiere, manifestazioni di vario genere. Ogni due anni Vinarius organizza e promuove il Premio Vinarius al Territorio giunto oggi alla nona edizione. Inoltre, intrattiene strette e cordiali relazioni con le due maggiori omologhe associazioni francesi. Periodicamente effettua sondaggi presso i propri associati per monitorare le tendenze, le richieste dei consumatori, gli andamenti di mercato.